Graziano Mesina è morto, e con lui se ne va la storia del banditismo sardo. A 83 anni compiuti da poco, lo scorso 4 aprile, Gratzianeddu è morto all'Ospedale San Paolo di Milano, tra la periferia residenziale della Barona e le risaie, dopo esser stato scarcerato nella giornata di ieri dalla prigione di Opera. Con Mesina se ne va una
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Approfondimenti:
CAGLIARI. "Verso Mesina vendetta di Stato". Così la gante dei Detenuti, Irene Testa, commenta sui social la morte di Graziano Mesina. L'uomo 83enne era malato di cancro e non è riuscito a tornare in Sardegna, nonostante il vialibera nelle ultime ore, "Hanno aperto le porte del carcere carcere per mandarlo a morire nel reparto detentivo ospedaliero", scrive oggi Testa. "Da oltre un anno le sue legali presentavano istanze rispetto alla…
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«Verso Mesina una vendetta di Stato. Hanno aperto le porte del carcere per mandarlo a morire nel reparto detentivo ospedaliero». Lo scrive su Facebook la garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa, in merito alla morte di Graziano Mesina, avvenuta questa mattina alle 8 a poco meno di 24 ore dal differimento della pena per motivi di salute, nel reparto ospedaliero pp dell'ospedale San Paolo di Milano, dove si trovava come malato terminale per un tumore.
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Graziano Mesina, una vita tra fughe e condanne Nato a Orgosolo nel 1942, Graziano Mesina divenne celebre negli anni '60 e '70 per una serie di sequestri di persona e per le sue spettacolari evasioni — ben 10 riuscite su 22 tentativi. La sua figura, controversa e affascinante, lo rese un simbolo del banditismo sardo. Nel 2020, poco prima che i carabinieri si presentassero alla sua abitazione per notificargli una condanna definitiva a 30 anni di reclusione (poi ridotti a 24) per associazione a…
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Tra un reato e un’evasione, dopo un processo e prima di una fuga, confuso tra la folla, il bandito di Orgosolo Graziano Mesina, conosciuto in Italia come “Primula Rossa”, durante la latitanza entrava allo stadio Amsicora di Cagliari, prendeva posto sugli spalti e - nascondendo la propria identità, favorito dal riflesso dello schiaffo del sole, dalla complicità del suo popolo e dalla certezza che la vicinanza della prospettiva spesso inganna chi guarda - si godeva l’ora e…
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Alla fine la malattia lo ha fatto uscire dal carcere, in modo definitivo. La storica figura del banditismo sardo, Graziano Mesina, è morto all'età di 83 anni proprio all'indomani del suo trasferimento dal carcere di Opera al reparto per detenuti del San Paolo di Milano per ragioni di salute. Una decisione arrivata troppo tardi, commentano contrariati i suoi legali denunciando che sull'ex primula rossa c'è stato accanimento.
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Sassari Quando Giangiacomo Feltrinelli giocava a fare il rivoluzionario e sognava di fare della Sardegna "la Cuba del Mediterraneo", tra il 1967 e il '68, "l'editore rosso", erede di una dinastia miliardaria, aveva pensato di coinvolgere nella sua strategia guerrigliera anche la "primula rossa" del banditismo sardo, Graziano Mesina. Secondo controversi documenti del Servizio Informazioni Difesa (Sid), portati alla luce dalla…
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Aveva solo 14 anni quando finì per la prima volta in carcere: in tasca una pistola che non avrebbe mai potuto detenere legalmente. Ne uscì grazie al perdono giudiziale, ma quello fu solo l’inizio di un lungo percorso segnato da arresti e condanne. Nell’arco della sua esistenza, Graziano Mesina, detto Gratzianeddu, ha collezionato ventidue evasioni, dieci delle quali…
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È morto stamattina nel reparto di polizia penitenziaria San Paolo di Milano Graziano Mesina, ex primula rossa del banditismo sardo. Aveva 83 anni. L'uomo soffriva di un tumore che l'aveva indebolito fortemente, tanto che ieri era arrivata la scarcerazioni dopo che il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva accolto l'istanza di differimento pena per motivi di salute. I suoi…
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