«La Cina imporrà le tariffe sui prodotti statunitensi e presenterà reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio in risposta alla mossa unilaterale degli Usa. Gli aumenti tariffari americani sono un tipico esempio di unilateralismo e protezionismo commerciale»: questa è la formulazione usata per annunciare la risposta di Pechino a Washington, nella guerra dei dazi, da Global Times, tabloid in inglese legato al Quotidiano del Popolo, giornale ufficiale del…
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Con questa mossa, la Casa Bianca rinnega due secoli di politica commerciale basata sul libero scambio. L’obiettivo dichiarato è quello di proteggere i prodotti americani e attirare imprese sul territorio all’insegna del «Make America Great Again», favorendo l’industria americana e penalizzando i concorrenti esteri. Ma per raggiungere questo risultato bisognerebbe che le gabelle rimanessero permanenti - almeno 30 anni, dicono gli economisti - per vedere qualche (timido) risultato.
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Marco Guerra – Città del Vaticano La miccia de dazi Usa sui prodotti messicani e canadesi ha dato il via a una trattativa commerciale e politica tra gli Stati Uniti e gli altri due Paesi della regione. Dialogo con Messico e Canada Ieri Trump, dopo aver sentito prima la presidente Messicana Sheinbaum e poi premier canadese Trudeau, ha firmato l’ordine di sospensione delle nuove tariffe fino al 4 marzo.
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L'amministrazione Trump ha chiesto ai leader del Congresso di approvare nuovi trasferimenti per circa 1 miliardo di dollari in bombe e altro materiale militare a Israele: lo scrive il Wall Street Journal, citando dirigenti statunitensi a conoscenza del dossier. Le vendite di armi pianificate includono 4.700 bombe da 1.000 libbre (450 kg), per un valore di oltre 700 milioni di dollari…
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Il vertice di capi di Stato e di governo dell'Ue nel Palais d'Egmont di Bruxelles - Ansa Germania e Francia provano a imporre la linea dura Costa sente Trudeau: «Asse Europa-Canada». Il timore di Bruxelles è che Trump possa spaccare il fronte con accordi bilaterali Bruxelles Pronti a reagire, ma mantenere la calma e cercare la via negoziale. Lo spettro dei dazi di Trump contro l’Ue è planato ieri sul “ritiro” dei 27 leader, una sorta di vertice super-informale e riservatissimo (con solo loro al tavolo, senza…
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( Il Sole 24 Ore Radiocor ) Borse europee sull'ottovolante, con gli investitori che cercano di capire le mosse del presidente americano Donald Trump in tema di dazi. Sicuramente è iniziata la guerra commerciale, dopo che nei giorni scorsi il tycoon, confermando le indicazioni date in campagna elettorale, ha annunciato dazi aggiuntivi su Canada, Messico (al 25%) e Cina (al 10%). Ieri, però, si sono intravisti spiragli di trattative, visto che il presidente americano ha sospeso…
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Pechino ha anche dichiarato di aver presentato un reclamo all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) "per difendere i suoi legittimi diritti e interessi" in risposta all'aumento delle tariffe unilaterali americane La Cina risponde ai dazi del 10% a tutte le importazioni made in China volute dal presidente americano Donald Trump . E vara un pacchetto di misure che prendono di mira il carbone e il gas naturale liquefatto (Gnl), con aliquote del 15%, più un'ulteriore tariffa del 10% su petrolio…
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Solo ieri vi avevamo riportato l’ufficialità dei dazi americani del 25% su Messico e Canada. Tuttavia, nel corso della giornata, una serie di interlocuzioni tra Donald Trump e i governi dei due paesi confinanti hanno portato a un dietrofront dell’amministrazione statunitense, che ha deciso di congelare i dazi previsti per il Messico e per il Canada. No dazi in cambio di soldati messicani alla frontiera La decisione nei confronti del Messico è stata motivata dall’accordo raggiunto con il presidente messicano Claudia Sheinbaum, che…
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Pechino risponde ai dazi del 10% a tutte le importazioni made in China decise da Donald Trump, varando un pacchetto di misure che prendono di mira il carbone e il gas naturale liquefatto (Gnl) con aliquote del 15%, più un'ulteriore tariffa del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcune automobili. Le misure, ha riferito il ministero delle Finanze, "sono state imposte per contrastare" i piani del tycoon ed entreranno in vigore dal 10 febbraio.
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Per ora l'Ue non alza troppo la voce davanti alla minaccia di dazi americani, ma non sventola neppure bandiera bianca. Ed anzi è pronta a reagire, se l'opzione Trump diventerà reale. A oggi è solo «realistica», è il ragionamento attendista fatto ieri a Bruxelles nel primo vertice europeo dall'insediamento di The Donald alla Casa Bianca. Le colombe, contrapposte ai falchi avvezzi all'escalation retorica, hanno apparentemente disinnescato la «trappola trumpiana», capace di ingenerare una guerra commerciale.
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– Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università Bocconi di Milano, non si fascia la testa per l’arrivo, probabile, dei dazi di Trump anche all’interno dei nostri confini. E non si sofferma solo sui rischi ma, soprattutto, sugli strumenti che l’Europa ha a disposizione per fermare l’offensiva americana sui mercati. Carlo Altomonte, docente di politica economica dell’Università BocconiMissing Credit Professor Altomonte, quali sono i pericoli per l’Italia?…
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BRUXELLES. Fare il possibile per scongiurare «un’inutile e stupida guerra commerciale» transatlantica (il copyright è del premier polacco Donald Tusk), che secondo l’Alto Rappresentante Kaja Kallas «finirebbe per far ridere soltanto la Cina». Ma pronti a rispondere colpo su colpo come ha fatto il Canada, anche perché la strategia del premier Justin Trudeau si è rivelata utile e ha permesso di por…
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