Se da un lato ci si occupa spesso di quanto costi aumentare le spese per la difesa, c’è anche l’altro lato della medaglia: a chi vanno quei soldi? Gli Usa sono al primo posto per export di armi, mentre l’Europa è al secondo. Dai dati, poi, emerge che il nostro Paese è quello che più ha fatto crescere le proprie esportazioni nell’ultimo quinquennio rispetto al quinquennio precedente. Anche di questo si è parlato nella puntata del 14 marzo di Numeri, l’approfondimento…
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L’instabilità politica e il programma di riarmo europeo indetto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen pongono l’interrogativo su quali aziende produrranno i nuovi armamenti per dotare l’Europa di una difesa all’altezza della situazione. Nel frattempo, il neoeletto presidente americano, Donald Trump, chiede di aumentare le spese belliche dei membri Nato al 5% del Pil. Grandi manovre geopolitiche stanno per corrispondere a grandi flussi di denaro che finiranno nelle società produttrici…
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Nel quinquennio 2020-2024, l’Italia ha registrato un significativo balzo in avanti nella classifica dei principali esportatori di armi, posizionandosi al sesto posto con una quota del 4,8% sul totale delle esportazioni mondiali di armi pesanti. Questo aumento del 138% rispetto al periodo 2015-2019 è il più alto a livello globale, come emerge dal rapporto annuale del Stockholm International Peace Research Institute (Sipri).
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Nonostante rappresenti il maggiore importatore mondiale di armi nel periodo 2020-2024, l'Ucraina produce circa il 35 per cento dei suoi armamenti nel Paese. L'obiettivo, però, è potenziare ulteriormente la propria industria militare grazie alle nuove tecnologie e alle nuove generazioni PUBBLICITÀ L'Ucraina è emersa come il più grande importatore di armi a livello globale tra il 2020 e il 2024, con acquisti aumentati di quasi cento volte rispetto al…
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Una panoramica sulle anomalie di 27 Paesi che spendono molto e male nel campo della Difesa, dipendendo comunque dalla catena di fornitura statunitense. Il primato conteso tra Francia e Regno Unito sull’ombrello nucleare mentre sono in arrivo i nuovi ordigni Usa per i caccia F35 Ursula von der Leyen con il segretario generale della Nato Mark Rutte EPA/OLIVIER MATTHYS È proprio vero che in guerra (e non solo) la prima a morire è la verità.
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Ci vorrà una vera e propria inversione di tendenza. Mentre i ministri finanziari dei 27 discutono su quali soluzioni adottare per aumentare gli investimenti nella Difesa in Europa, la Commissione europea ha proposto di contrarre prestiti per 150 miliardi di euro a carico del bilancio della Ue da destinare agli Stati membri per l’acquisto di armi. Ma, ha chiarito la presidente della Commissione Ursula…
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Secondo un rapporto dell’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca della Pace (Sipri) la guerra in Ucraina ha provocato un forte incremento della vendita di armi statunitensi nell’ultimo quinquennio in cui l’Europa ha raddoppiato gli acquisti di armamenti. Da Il Sole24ore Balzo in avanti dell’Italia nella classifica dei principali esportatori di armi pesanti. Nell’ultimo quinquennio (2020-2024) è stato registrato un incremento del 138% rispetto al periodo 2015-19 che ha fatto salire il nostro…
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L’Ucraina dal 2020 al 2024 è stata il più grande importatore mondiale di armi pesanti, con le sue importazioni aumentate di quasi 100 volte rispetto al periodo 2015-19. Sono alcuni dei nuovi dati sui trasferimenti internazionali di armi pubblicati dallo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), disponibili su www.sipri.org. Il volume complessivo dei trasferimenti di armi a livello globale è rimasto più o meno allo stesso livello del 2015-19 e anche rispetto al periodo…
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Mirko Molteni 11 marzo 2025 Mentre in Europa si riparla di riarmo, esce il rapporto del Sipri (Stockholm International Peace Research Institute), ovvero l’Istituto di ricerca sulla pace di Stoccolma, sul mercato degli armamenti, che confronta il quinquennio 2020-2024 a quello 2015-2019. La novità principale è stata, per ovvi motivi, il balzare dell’Ucraina al primo posto mondiale nell’importazione di armi straniere.
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Nel quinquennio che va dal 2020 al 2024, le esportazioni italiane di armi sono aumentate, con un incremento del 138% rispetto al periodo 2015-2019. Questo dato, rivelato dal report dell’Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace (Sipri), segna un cambiamento significativo nella posizione dell’Italia sul panorama globale delle esportazioni di armamenti. Il nostro Paese è passato dal decimo al sesto posto, attestandosi come uno degli attori principali nel mercato globale delle…
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Ansa E’ una corsa caotica, quella al riarmo dell’Europa. Nel giorno in cui la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, illustra la strategia comunitaria nella plenaria di Strasburgo, a Parigi prende forma l’asse dei cosiddetti "Paesi volonterosi". Da una parte gli investimenti bellici, dall’altra l’ipotesi di forze di interposizione, a partire dall’Ucraina. Ma cosa dicono i numeri, innanzitutto? L'Europa è innanzitutto il primo importatore al mondo di armi statunitensi.
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Il commercio globale di armi è sempre stato un tema delicato e controverso, con implicazioni che si estendono ben oltre le dinamiche economiche. Un rapporto dell'Istituto Internazionale di Stoccolma per la Ricerca sulla Pace (Sipri) ha fornito una panoramica estremamente chiara degli sviluppi più recenti in questo settore, evidenziando in particolare il ruolo crescente dell'Italia come esportatore di armi.
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È dalla metà degli anni Ottanta che il ‘made in Italy’ viene identificato con le cosiddette ‘4 A’: abbigliamento, arredamento, automotive e agroalimentare. Tuttavia, mentre l’Unione europea discute sul massiccio piano di riarmo ‘RearmEu’, annunciato da Ursula von der Leyen a fronte di un quadro geopolitico internazionale sempre più complicato, è forse giunto il momento di aggiungere una quinta ‘A’ alle eccellenze nostrane.
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Vanno seguite con attenzione le mosse del governo guidato da Keir Starmer. Il premier britannico sta svolgendo un ruolo di raccordo tra Stati Uniti e Unione europea, mescolando politica, diplomazia, legami storici ed attualissime forniture di armi. La scorsa settimana, mercoledì 5 marzo, abbiamo visto un esempio molto concreto di questa strategia: la visita a Washington del ministro della Difesa John Healey.
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Gli Stati Uniti hanno fornito il 64% di queste armi, una quota sostanzialmente maggiore rispetto al 2015-19 (52%). Per la prima volta in due decenni, la quota maggiore delle esportazioni di armi Usa è andata all'Europa (35%) piuttosto che al Medio Oriente (33%). Gli altri principali fornitori dei Paesi europei sono stati la Francia e la Corea del Sud (con una quota del 6,5% ciascuno), la Germania (4,7%) e Israele (3,9%)Gli Stati Uniti, nel periodo 2020-24 si sono anche confermati di…
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Gli Stati Uniti sono stati il maggiore esportatore di armi al mondo tra il 2020 e il 2024, consegnando armi a 107 nazioni. Hanno rappresentato il 43% delle esportazioni globali in quel periodo di tempo, in aumento rispetto al 35% di tutte le vendite internazionali di armi tra il 2015 e il 2019. La Francia era al secondo posto, rappresentando il 9,6% delle esportazioni di armi nel 2020-2024, in aumento rispetto all'8,6% nel quinquennio precedente.
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L'Europa ha deciso di armarsi e rendersi indipendente dagli Stati Uniti. Ma dal 2020 al 2024, in coincidenza con la risposta europea all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, le importazioni dei Paesi europei della Nato sono più che raddoppiate (più 155 per cento) rispetto ai cinque anni precedenti. E il 64 per cento di tali importazioni sono arrivate proprio dagli Stati Uniti, (contro il 52 per cento nel periodo 2015-2019), malgrado le richieste e le promesse, diffuse già allora, di ridurre la…
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Difesa Europea? Il SIPRI rivela che compriamo sempre più armi dagli Stati Uniti Dibattito sempre acceso in Europa sulla difesa continentale indipendente dagli Stati Uniti ma i freddi dati forniti dall’ultimo rapporto del SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute) sui trasferimenti di armi nel mondo mostrano una crescente dipendenza europea dagli acquisti di armamenti “Made in USA”. Dal 2020 al 2024, anni caratterizzati dall’invasione…
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