- Israele ha avviato una vasta operazione militare nella Cisgiordania occupata, che ha portato a dieci morti. L'operazione, che include perquisizioni e arresti, è stata dichiarata necessaria per prevenire attacchi contro i civili israeliani. Tuttavia, i funzionari sanitari palestinesi denunciano che le operazioni a Jenin e Tulkarem hanno bloccato l'accesso agli ospedali e distrutto strade e infrastrutture.
Secondo l'IDF (Forze di Difesa Israeliane), l'operazione mira a contrastare i militanti di Hamas e prevenire il terrorismo iraniano. L'ambasciatore israeliano all'ONU, Danny Danon, ha affermato che dal 7 ottobre l'Iran ha cercato di introdurre di nascosto sofisticati ordigni esplosivi in Giudea e Samaria, destinati ad attentati suicidi nelle città israeliane.
Le Nazioni Unite hanno espresso una forte condanna per l'operazione, chiedendo l'immediata cessazione delle attività militari. Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, ha dichiarato che gli ultimi sviluppi nella Cisgiordania occupata sono profondamente preoccupanti e ha condannato fermamente la perdita di vite umane, inclusi bambini.
L'operazione in Cisgiordania potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso l'allargamento del conflitto tra Israele e Hamas, estendendo lo scontro oltre la Striscia di Gaza. La situazione rimane tesa e molto dipenderà dalle tempistiche, dalle modalità e dalle conseguenze materiali dell'attacco.