Che il denaro costerà di più: diremo addio ai tempi dei tassi di interesse ai minimi per ottenere un mutuo o un prestito per un investimento aziendale Quattro rialzi dei tassi E poi toccherà ai tassi di interesse, che dai minimi storici in cui si trovano oggi (tra lo 0 e lo 0,25 per cento) saranno alzati quattro volte nel corso dell’anno. È quello che è accaduto con l’inflazione l’anno scorso: è arrivata tutta in una volta, dopo anni di tentativi di rianimarla.
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"Siamo d'accordo sul fatto di alzare i tassi a marzo", ha puntualizzato il numero uno della Fed Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, non esclude che i tassi possano essere alzati in ogni riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale Usa. E' quanto ha detto lui stesso nella conferenza stampa successiva all'annuncio sui tassi, lasciati fermi nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%, ma prossimi a essere…
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“Ho la forte sensazione che potremo alzare i tassi senza mettere a repentaglio l’occupazione – ha detto Powell – Esiste un bel po’ di spazio per alzare i tassi senza procurare danni al mercato del lavoro”. Le aspettative di un inasprimento della Fed hanno spinto al rialzo i rendimenti dei Treasury. In ripiegamento anche il petrolio con Brent a 88,5 $ dopo che ieri si era portato fino a 90$ sui massimi a sette anni.
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Insomma l’importante è salvare le borse; che poi cittadini e piccole imprese crepino non importa a nessuno Powell ha detto sempre le solite cose, ma alla fine, in soldoni il punto è sempre lo stesso. Ma i tassi rimangono sempre comunque a zero: vaghe minacce di aumenti che poi non si concretizzeranno mai. Le borse fanno i soliti scossoni di rito e poi ritornano a salire gonfiando una bolla sempre più paurosa.
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L'obiettivo è quello di combattere l'inflazione "ben oltre il 2%" più alta dai tempi di Ronald Reagan e Paul Volcker. La Fed è però andata oltre le attese, sottolineando che i rischi per la stabilità dei prezzi sono sbilanciati al rialzo. Questo passaggio mira a ridurre al minimo l'effetto che la Fed potrebbe avere "sull'allocazione del credito tra i settori dell'economia", hanno spiegato da Washington A dicembre ci potrebbe essere una pausa, hanno puntualizzato da Ubs…
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Il comunicato del Fomc implica, anche, che in questa fase non c’è alcuna Fed put, (ricordate la Greenspan put? Esiste un bel po’di spazio per alzare i tassi senza procurare danni al mercato del lavoro”. Nessuna rassicurazione ai mercati da parte della Fed: il rialzo dei tassi è imminente e avverrà a marzo. ), nel senso che la Fed non farà un passo indietro, rispetto al suo piano volto a normalizzare la politica monetaria…
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Un annuncio previsto dato che ormai molti si aspettano più di un aumento dei tassi, visto il livello di inflazione. La Deutsche Bank prevede che ci siano 3 mila miliardi di titoli da cedere, mossa che drenerà tantissima liquidità al mercato. Dall’ultima riunione politica della Fed a dicembre, ha affermato Powell, l’inflazione “non è migliorata. Quindi c’è da attendersi più aumenti dei tassi dopo marzo Perché il bilancio ella banca centrale USA resta elevatissimo.
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Intanto, l’aumento delle scorte petrolifere statunitensi ha alleviato in parte i timori per le forniture: i dati di ieri della U.S Il programma di acquisti verrà terminato "all'inizio di marzo", mentre la riduzione della dimensione del bilancio comincerà "dopo l'inizio del processo di aumento dei tassi d'interesse". Reuters. Di Geoffrey Smith. Investing.com - Ecco le principali notizie sui mercato finanziari di questo giovedì 17 gennaio:.
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Bene anche StMicroelectronics (+4,54%) grazie a conti e target migliori delle previsioni degli analisti, mentre le vendite colpiscono Ferrari (-1,87%), Amplifon (-2,8%) e Prysmian (-2,97%). Sul mercato dei cambi, dollaro in generale rafforzamento a 1,1166 per un euro da 1,1280 ieri in chiusura e 115,18 yen (da 114,36) Positiva anche Londra (+0,48%), mentre restano poco sotto la parita' Francoforte (-0,33%), Parigi (-0,11%) e Amsterdam (-0,46%).
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E invece l'atteso rialzo dei tassi d'interesse da parte della Fed, la banca centrale degli Stati Uniti, è stato ancora rinviato. Cosa succede alle aziende quando aumentano i tassi d'interesse. Un aumento dei tassi d'interesse porta generalmente anche a una "frenata" della crescita di aziende e attività economiche varie. Cosa succede alla valuta di un Paese quando aumentano i tassi d'interesse. Con l'aumento dei tassi d'interesse da parte della Banca centrale di un Paese, la sua…
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Per il presidente Powell sia l’inflazione che il mercato del lavoro impongono di abbandonare politiche monetarie altamente accomodanti. Dato che i salari crescono meno dell’inflazione l’opinione pubblica potrebbe chiedere a gran voce la fine delle politiche monetarie espansive. Questo è solo uno dei possibili scenari perché per quanto le politiche monetarie attuali siano eccezionali e creino distorsioni evidenti ci sono criticità serie Nel secondo rientrano gli squilibri nei commerci tra Stati…
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In Usa, lo S&P 500 ha invertito la rotta positiva e ha perso lo 0,2%, il ha perso lo 0,4%, mentre il ha chiuso sulla parità. Il programma di acquisti verrà terminato "all'inizio di marzo", mentre la riduzione della dimensione del bilancio comincerà "dopo l'inizio del processo di aumento dei tassi d'interesse". Andamento negativo anche per le borse asiatiche, con in calo del 3,1%, ASX 200 in rosso dell'1,8%, al -2,4% e al -1,8%.
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La preoccupazione che la Fed dia sempre più priorità alla lotta contro l’inflazione ha colpito i mercati azionari. Powell ha rafforzato la determinazione a raffreddare l’inflazione più alta di una generazione nel mezzo di una solida ripresa dalla pandemia. La banca centrale ha anche affermato che prevede di iniziare la riduzione del bilancio dopo l’avvio degli aumenti dei tassi. I mercati hanno risposto con una certa agitazione, spinti alla volatilità anche dal quadro complesso e preoccupante dello scontro USA-Russia…
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A Piazza Affari il Ftse Mib cede cosi' lo 0,7% (dopo un iniziale -1%), riuscendo comunque a limitare in parte i danni rispetto ad altri listini continentali: Francoforte perde l'1,3%, Parigi lo 0,8% e Amsterdam l'1,4%. Male invece Azimut (-2,25%), Prysmian (-2,3%) e Buzzi Unicem (-2,41%). Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, guadagna terreno in controtendenza StMicroelectronics (+1,09%) dopo i conti del quarto trimestre.
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La Fed lascia i tassi invariati, ma nello statement e nelle parole del Presidente Powell, si intravedono chiaramente i segnali del prossimo rialzo del costo del denaro. Nonostante questo, la Fed sembra però orientata ad alzare il costo del denaro per combattere l’inflazione anche in presenza di questi rischi. Chi è ActivTrades. ActivTrades (www.activtrades.eu/it) è un Broker specializzato nella negoziazione di Forex e CFD.
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In conferenza stampa, il presidente della banca centrale statunitense Jerome Powell ha ribadito che il controllo dell’inflazione è di per sé vitale per un mercato del lavoro forte. Il Comitato Fomc ha stabilito inoltre di continuare a ridurre il ritmo mensile degli acquisti netti di titoli del Tesoro, portandoli a termine a marzo. “Con un’inflazione ben al di sopra del 2 per cento e un mercato del lavoro forte, la Fed prevede che presto sarà opportuno aumentare i tassi di interesse”, si…
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Forse il messaggio della banca centrale americana è stato troppo soft e troppo vago, ed è mancato soprattutto un saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione, con Powell che si è limitato a citare le pressioni sul fronte salariale senza però fornire stime temporali o quantitative sulla dinamica dei prezzi. Continua la lettura. ** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge La Fed conferma la stretta ma resta vaga sui dettagli…
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«Rispetto alla riunione di dicembre, direi che la situazione è più o meno la stessa, o forse leggermente peggio. La Fed si muove sul filo del rasoio ed è preda del classico dilemma keynesiano: deve combattere l'ascesa dei prezzi, rischiando la recessione? Quanto alla riduzione del bilancio, tutto è ancora in alto mare: «Ci vorrà del tempo, ma non è possibile dire quanto. L'unica cosa certa (e risaputa) è che il piano di acquisto titoli da 120 miliardi al mese, il pacchetto anti-Covid, si concluderà in marzo.
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In questo contesto il presidente della Fed quindi conferma l’ipotesi di una stretta a marzo e assicura che la Fed userà tutti gli strumenti a disposizione per combattere l’inflazione, la cui corsa è attesa rallentare nel corso dell’anno. «La Fed si prenderà almeno una riunione dopo il primo aumento dei tassi per decidere sul bilancio», spiega in quella che sembra una conferma della tempistica stimata dagli analisti di un avvio già in estate.
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L’economia e il mercato del lavoro si sono rafforzati, mentre l’inflazione è «ben sopra il 2%», quindi «a breve sarà appropriato alzare i tassi di interesse». Lapidario, sintetico (e atteso) il giudizio complessivo della Fed sul ciclo economico, per quanto sulle prospettive permangano «rischi» in particolare legati alla pandemia, inclusa la possibilità di nuove varianti Covid
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Il greggio Wti del Texas resta a quota 85 dollari raggiunta dopo il +3% visto ieri e scambia a 85,5 dollari (+0,01%) Si conferma la necessità di "allacciare le cinture" sui mercati azionari al cospetto della imminente decisione della Federal Reserve, la Banca centrale americana, sui tassi. Sul fronte macroeconomico si segnala la fiducia dei consumatori dalla Francia (scende a 99 punti a gennaio, preoccupa…
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