Manifestazioni pro-palestinesi degli studenti mettono la Columbia University in difficoltà

La Columbia University, uno degli atenei più prestigiosi degli Stati Uniti, è al centro di un acceso dibattito. Una tendopoli di studenti pro-palestinesi si è insediata sul campus, scatenando reazioni contrastanti tra i membri del Congresso americano.

Pressioni bipartisan per lo sgombero

Non solo i repubblicani, ma anche 21 congressisti del Partito Democratico hanno inviato una lettera al consiglio di amministrazione della Columbia University, chiedendo lo sgombero definitivo della tendopoli. Questo dimostra come l'influenza della lobby sionista sia trasversale e non risparmi nessuno dei due principali partiti politici americani.

La protesta si radicalizza

Le proteste filo-palestinesi stanno bloccando alcune delle maggiori università occidentali, dalla Columbia di New York alla Sorbona di Parigi. Questo movimento giovanile sta rompendo la narrazione di una generazione apatica e molle, dimostrando quanto siano preziose e allo stesso tempo fragili le nostre democrazie.

Risposta della Columbia University

La Columbia University, epicentro della protesta in America, ha cominciato a sospendere gli studenti che partecipano alle mobilitazioni pro Palestina e che si sono rifiutati di sgomberare il campus. In risposta, gli studenti hanno occupato la Hamilton Hall, ribattezzandola Hind’s Hall in onore di Hind Rajab, un bambino di 5 anni, ucciso dalle forze israeliane a gennaio.

Questo evento mette in luce l'importanza del dialogo e della comprensione reciproca per risolvere i conflitti. La pace a Gaza diventa quindi vitale non solo per i governi del Medio Oriente, ma anche per quelli occidentali.

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