Ucraina, Starbucks e Levi’s abbandonano la Russia: ecco le aziende che se ne vanno

Nanopress ECONOMIA

Starbucks dice addio alla Russia. Starbucks e Levi’s hanno deciso di chiudere le proprie attività in Russia: una decisione intrapresa anche da altre catene, in primis McDonald’s.

La catena di caffè Starbucks e il famoso brand di abbigliamento lasciano la Russia, seguendo l’esempio di McDonald’s e altre società occidentali.

potrebbe essere uno dei potenziali acquirenti dei negozi a marchio Levi’s in Russia, ma al momento si tratta solamente di un’ipotesi: il gruppo, intanto, sta creando punti vendita Gap, Marks & Spencer e Banana Republic in Russia

Tale decisione è scaturita dopo l’invasione della Russia in Ucraina: pertanto, dopo ben quindici anni, la catena di caffè dice addio al paese di Putin (Nanopress)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo un memo ai dipendenti, Starbucks ha deciso di chiudere i suoi 130 negozi, ma continuerà a pagare i suoi quasi 2.000 dipendenti russi per sei mesi, aiutandoli a passare a nuovi lavori. La società aveva annunciato a inizio marzo di aver sospeso le attività in Russia, mentre oggi ha comunicato che il suo marchio non sarà più attivo nel paese guidato da Vladimir Putin (ilmessaggero.it)

Dopo McDonald's, anche la catena di caffetterie Starbucks lascia la Russa: l'annuncio è stato dato lunedì e segue quasi 15 anni di presenza a Mosca. (afp). Starbucks si aggiunge così a multinazionali come Exxon mobil e British american tobacco, che hanno già annunciato che lasceranno il Paese (la Repubblica)

La decisione segue l’annuncio di altre multinazionali come McDonald’s (che operava nel paese da 32 anni), Exxon Mobil e British American Tobacco, che si sono già ritirate dal Paese. Starbucks aveva già sospeso tutte le attività commerciali nel Paese dall’8 marzo, inclusa la spedizione di prodotti. (Corriere della Sera)

Russia, così è cambiata la vita. Certo, non si può dire che questa grande fuga da Mosca non stia costando gravi perdite per tutti. C'è, però, chi continua a dire che in Russia i cittadini sono abituati a fare sacrifici, che non tutta la Russia è Mosca (ilmessaggero.it)

L'oligarca e McDonald's. Alexander Govor, che gestisce già 25 ristoranti della catena in Siberia. Govor acquisterà l'intero portafoglio di McDonald's e opererà con i ristoranti sotto un nuovo marchio. (IL GIORNO)

Essa infatti sarebbe il primo passo verso la creazione di un mondo finalmente diverso, finalmente sottratto al colonialismo unilaterale di matrice atlantista. Un mondo cioè finalmente aperto a un multiverso di pluralità anche identitarie sottratte alla presa mortifera del monopolarismo statunitense. (Radio Radio)