L'IMBOSCATA - Riecco gli impuniti per decreto federale. La provocazione di Chinè. Il caso del procuratore Viola (ma nerazzurro). Il verminaio di Perugia e le sentenze assurde. Il male "oscuro" del sis

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Di Andrea Bosco Acerbi non ha ricevuto alcuna punizione dalla procura federale per le (presunte) frasi razziste nei confronti di Juan Jesus. Maleducato ma non razzista. Non è chiaro quello che Acerbi ha detto sul campo. Né perché successivamente abbia tentato di “spiegare“ al collega del Napoli il senso della sue parole, visibilmente sbracciandosi sul campo. Sarebbe il caso che il giocatore di Simone Inzaghi “chiarisse“, dando la sua versione dei fatti. (Tutto Juve)

La notizia riportata su altri giornali

La giornalista e allenatrice Fortuna Autiero ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di AreaNapoli.it trattando diversi argomenti. Tra questi naturalmente anche il caso Acerbi-Juan Jesus: "La sentenza è una sconfitta non solo del calcio ma di tutti e in particolare di Acerbi, il primo a rimetterci sarà proprio lui. (AreaNapoli.it)

Il viareggino giunse nel capoluogo campano dopo aver sfiorato la qualificazione in Coppa Uefa con gli orobici e da Bergamo portò Roberto Bordin. Il tecnico del primo scudetto tornò alla guida del ‘Ciuccio’ nel novembre ’92 e l’estate successiva scelse Marcello Lippi come suo successore. (Terzo Tempo Napoli)

Zé Maria: "Non andai all'Hellas Verona perché non mi volevano per il colore della mia pelle" (TUTTO mercato WEB)

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Gyorgy Garics, doppio ex Napoli-Atalanta: “Napoli-Atalanta? Con le assenze ci perde di più l’Atalanta (Koopmeiners e De Ketelaere, ndr), ovviamente perde tantissimo anche il Napoli con Kvaratskhelia. (Tutto Napoli)

L'assoluzione di Francesco Acerbi dopo il presunto insulto razzista verso Juan Jesus continua a far discutere. Ma perché è arrivata questa decisione da parte del Giudice sportivo? A spiegarlo nel dettaglio ci pensa La Gazzetta dello Sport, partendo dalle audizioni con la Procura FIGC in cui i due protagonisti della vicenda hanno ribadito le loro versioni: l'interista si è presentato con l’a. (Fcinternews.it)

«Ma questa non è lotta contro il razzismo, non c’è stato nessun razzismo in campo e io non sono una persona razzista: il mio idolo era George Weah e quando mi fu trovato il tumore ricevetti una telefonata a sorpresa da lui che ancora oggi mi emoziona». (Milan News)