L'assoluzione di Acerbi e il dibattito che ne segue

Francesco Acerbi, difensore dell'Inter, è stato assolto dopo essere stato accusato di un presunto insulto razzista nei confronti di Juan Jesus. Questa decisione ha suscitato molte discussioni. La Gazzetta dello Sport ha fornito una spiegazione dettagliata sulla decisione del Giudice sportivo.

Il processo e le audizioni

Durante le audizioni con la Procura FIGC, sia Acerbi che Jesus hanno ribadito le loro versioni dei fatti. Jesus era accompagnato dall'a.d. Beppe Marotta e dal legale del club Angelo Capellini, mentre Acerbi ha deciso di affrontare il processo da solo, appoggiandosi solo al suo agente Roberto Calenda e senza l'assistenza di un avvocato del Napoli.

La trance agonistica secondo Carraro

Carraro ha commentato l'incidente, sottolineando l'importanza della "trance agonistica" nel calcio. Secondo lui, la stanchezza può portare a dire cose che non si pensano realmente. Ha sostenuto che Jesus si è sentito offeso, mentre Acerbi è convinto di non aver detto nulla di offensivo. Carraro ha anche ricordato un principio giuridico fondamentale: in caso di insufficienza di prove, non si può condannare qualcuno.

La reazione sui social media

L'intervista di Acerbi al Corriere della Sera ha suscitato molti commenti sui social media, compresa la nostra pagina Facebook. Molti utenti, tra cui tifosi e giornalisti come Diego De Luca, si sono detti sorpresi perché avrebbero voluto che fossero state fatte tre domande che non sono state poste.

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