Ilaria Salis candidata è un danno per tutti

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Buongiorno Direttore Feltri, cosa ne pensa della candidatura alle prossime elezioni europee di Ilaria Salis? Gradirei conoscere la sua opinione in merito a questa iniziativa che, secondo me, proprio come dice Giorgia Meloni non fa altro che politicizzare la questione danneggiando la posizione di Salis in Ungheria. La ringrazio. Teresa Grilli Cara Teresa, la sinistra si dispiace nel vedere la detenuta Ilaria Salis trascinarsi nell'aula di tribunale con mani e piedi in catene, tuttavia non si fa scrupoli nell'adoperare l'insegnante monzese a proprio esclusivo beneficio, ossia per aumentare il numero dei voti ottenuti in occasione delle elezioni europee del prossimo giugno. (ilGiornale.it)

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E Alessandro Salemi La notizia della candidatura alle elezioni europee di Ilaria Salis, è salutata con giubilo da Alleanza Verdi-Sinistra anche a Monza e Brianza, con la coordinatrice provinciale Giovanna Amodio, che ha parlato di lei come di un "nome del territorio". (IL GIORNO)

E non perché il malcapitato abbia fatto nulla di male. Ma i suoi compagni di viaggio, quelli che avevano fatto carte false per metterlo in lista come fiore all'occhiello della lotta per l'accoglienza ebbene quelli lì, i Fratoianni e i Bonelli, non gli parlano più. (ilGiornale.it)

Tra i dem la capolista nella circoscrizione che comprende Cuneo dovrebbe essere Cecilia Strada, figlia di Gino. In Forza Italia c’è Tajani, dubbi su Meloni e Vannacci (Cuneodice.it)

Dialogo tra il sociologo Luigi Maconi e Roberto Salis sul caso di Ilaria detenuta in Ungheria, lo Stato e la condizione delle carceri in Europa. Secondo Manconi il coraggio del padre così come dei parenti delle altre vittime, dalla famiglia Regeni, Cucchi e Paciolla, ha impedito che i casi cadessero nell'oblio. (Repubblica TV)

“Io rispetto ogni candidatura ma ritengo che debba riflettere quello che serve all’Unione europea. Non sono d’accordo all’idea che si possano candidare persone come atto dimostrativo”. (Siracusa News)

ROMA (ITALPRESS) - “È un percorso che legittimamente ha scelto. Come Ministro continuerò a fare tutto quello che ho sempre fatto. A mio giudizio era un errore politicizzare la vicenda perché non avrebbe agevolato la nostra attività, però continuerò a fare questo indipendentemente dalla scelta politica". (Il Sole 24 ORE)