Coronavirus, per il turismo sarà un anno nero: 143 milioni di presenze in meno. Bruciati 18 miliardi
Più a ritroso, il Giappone con 596 milioni di euro, il Regno Unito con 535 milioni di euro e, infine, la Francia con 372 milioni di euro.
Il 70% della sforbiciata, infatti, circa 12,6 miliardi di euro, sarebbe concentrata in sei sistemi regionali: Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige.
Poco più di nove per la contrazione degli arrivi e poco peno per la rinuncia alle vacanze degli italiani. (Corriere dell'Umbria)
La notizia riportata su altri media
Il tutto, gratuitamente e firmato Restart your Travel, la nuova creatura ideata dalle agenti di viaggi Antonella Ruperto e Giada Marabotto, dal legale Mino Falangone, dal coach aziendale Fabio Pacchiele e da Stefano Ferrara, che si muoverà tra Facebook, Instagram, Google My Business e Master Class. (L'Agenzia di Viaggi)
Gli hotel dopo il lockdown:. sette ostacoli da superare. Ripartire dopo la crisi, per l’hôtellerie italiana, non è solo questione di tempi, ma anche di come affrontare il nuovo mondo dei viaggi. In base alle date indicative del termine del lockdown nel nostro Paese – ovvero 15 aprile, 30 aprile o 15 maggio – l’industria alberghiera è destinata a perdere tra 126 e 153 milioni di presenze complessive rispetto ai volumi medi attesi nel 2020. (L'Agenzia di Viaggi)
In questo caso, a collocarsi in cima, sono gli Stati Uniti con ben 1.694 milioni di euro in meno di spesa turistica, immediatamente seguita dalla Germania con 1.253 milioni di euro e dalla Cina con 1.240 milioni di euro. (Corriere della Calabria)
Il rischio è di arrivare decimati alla ripresa e per questo serve un piano straordinario per il turismo, magari gestito da un commissario, e supportato da un adeguato fondo di emergenza a sostegno delle imprese come è stato previsto per molti settori ma non ancora per il turismo». (La Stampa)
Il bello degli italiani, uno dei popoli che viaggiano di più al mondo (forza della cultura), è che spesso hanno la testa fra le nuvole. Rendiamo anche detraibili per due anni le spese di vacanze di almeno tre notti delle famiglie italiane che soggiornano nelle strutture ricettive - aggiunge Patanè, -. (Tiscali.it)
L’albergo che non profumerà di nuovo sarà improvvisamente visto non con gli occhi della nostalgia, ma della diffidenza. A parte che essere aperti senza domanda non cambia molto, tuttavia farà grande differenza aprire il primo giorno di giugno, di luglio o di agosto. (L'HuffPost)