Aborto, la Regione Emilia Romagna: "No associazioni Pro life nei consultori"

Libertà INTERNO

“Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a qualunque ipotesi normativa che ci faccia indietreggiare dallo spirito della legge 194, come nel caso dell’emendamento approvato”. A parlare, ora, è la Regione Emilia-Romagna, per il tramite degli assessori Raffaele Donini e Barbara Lori. La loro voce invece di quella delle singole aziende sanitarie, compresa Piacenza, che sull’emendamento approvato dal Senato che investirà i consultori familiari – aprendo l’ingresso delle associazioni Pro life negli ambulatori – preferisce far parlare la politica, per ora. (Libertà)

Se ne è parlato anche su altre testate

Peraltro, una donna che entra in un consultorio trova non solo assistenza sanitaria, ma anche psicologica e sociale: nessuno la spinge a scegliere una strada piuttosto che un’altra, si tutela la sua libertà e il suo diritto di scegliere. (La Repubblica)

Così Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, sull’emendamento al decreto Pnrr in merito all’interruzione di gravidanza, approvato martedì, secondo cui le Regioni, nei consultori, possono avvalersi di “soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. (gonews)

E invita ad andare oltre i pregiudizi (Avvenire)

Alessandra Kustermann, prima donna primario della Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, in un’intervista a La Stampa parla del progetto del governo Meloni con i fondi del Pnrr. «Il ricorso all’interruzione di gravidanza nel 2021 è diminuito in tutte le classi di età, in particolare tra le più giovani. (Open)

"Il subdolo assalto della destra all'autodeterminazione della donna è segno di una mentalità paternalistica secondo cui le donne sono fragili, incapaci di decidere in modo autonomo", dice la deputata Laura Boldrini, in un'intervista a Fanpage. (Fanpage.it)

Se la destra fosse onesta dovrebbe ammettere che portare le associazioni pro-vita nei consultori è solo un inutile atto di crudeltà». «Il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza in Italia è basso, tra i più bassi d’Europa, e in costante diminuzione. (La Stampa)