La Toscana si oppone alla presenza di antiabortisti nei consultori

L'emendamento al decreto Pnrr, approvato di recente, che permette alle Regioni di avvalersi di "soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità" nei consultori, ha sollevato molte polemiche.

La norma è stata contestata in Parlamento e oggi la Toscana si oppone con i fatti.

La posizione della Toscana

Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano, ha espresso la sua contrarietà all'emendamento, sostenendo che vuole riportare l'Italia e i diritti delle donne indietro di decenni.

Ha elogiato la Regione Toscana per aver tenuto gli antiabortisti fuori dai consultori e ha sottolineato l'importanza dell'autodeterminazione femminile.

La protesta a Venezia

A Venezia, davanti alla sede del consultorio dell'Usl 3 Serenissima, si è tenuta una manifestazione di protesta contro l'emendamento.

Erano presenti una cinquantina di persone, tra rappresentanti delle associazioni per la tutela dei diritti delle donne ed esponenti dei centri sociali. Una delle attiviste ha sottolineato l'importanza del diritto alla salute riproduttiva e ha chiesto che il diritto all'aborto entri nella Costituzione, come in Francia.

Il ruolo dei consultori

I consultori offrono non solo assistenza sanitaria, ma anche psicologica e sociale.

Nessuno spinge una donna a scegliere una strada piuttosto che un'altra, si tutela la sua libertà e il suo diritto di scegliere.

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