Perché Beniamino Zuncheddu, assolto dopo 33 anni di carcere, potrebbe non ricevere un maxi-risarcimento dallo Stato

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Beniamo Zuncheddu, assolto e detenuto ingiustamente per lunghissimi 33 anni, potrebbe non ricevere alcun indennizzo dallo Stato. Questo perché, riporta oggi Il Messaggero, non c’è certezza della sua colpevolezza ma con l’insufficienza di prove, spiegata anche nelle motivazioni della sentenza, anche della sua innocenza. Ha letto con amarezza le motivazioni della sentenza con cui la quarta sezione della Corte d’appello di Roma ha deciso, nel processo di revisione, che forse non è stato lui a «mettere in atto la strage di Sinnai», nel gennaio del 1981 (Open)

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Tirato fuori dal carcere dopo 33 anni e una condanna all’ergastolo, ma i dubbi sulla sua innocenza, nei giudici, restano. Soprattutto per un motivo: i giudici, dopo 33 anni di carcere, hanno assolto Zuncheddu basandosi sulla ritrattazione del testimone oculare e unico sopravvissuto alla strage, Luigi Pinna, pur ritenendo quest'ultimo tutt'altro che affidabile, è stato lui stesso a raccontare di avere subito più volte minacce dopo l'avvio del procedimento di revisione. (Casteddu Online)

Lo afferma in una nota l'avvocato Alessandra Maria Delrio, difensore delle parti civili Luigi Pinna e Fadda Daniela nel procedimento nei confronti di Zuncheddu, smentendo che lo stesso Pinna sia indagato per calunnia. (Il Messaggero Veneto)

Un racconto reale, coinvolgente e nello stesso tempo agghiacciante. La vita di un magistrato d’altri tempi, sopravvissuto a un attentato crudele e spietato, racchiusa nelle pagine di un libro. Presso l’Università di Cassino, nei giorni scorsi, è stato presentata l’opera letteraria a firma del procuratore capo di Frosinone, Antonio Guerriero. (Frosinone News)

Per una volta, ha ragione. Il procuratore Nicola Gratteri sostiene che "c’è sicuramente un clima di sfiducia sull’operato dei magistrati e, soprattutto, sul pubblico ministero". (L'HuffPost)

Zuncheddu, “Pinna non è stato raggiunto da alcun avviso di garanzia” “Luigi Pinna non è stato raggiunto da alcun avviso di garanzia”. Lo fa sapere l’avvocato Alessandra Maria Delrio, difensore delle parti civili Luigi Pinna e Daniela Fadda nel procedimento nei confronti di Beniamino Zuncheddu, dopo la notizia pubblicata ieri nella quale era riportato che Pinna era indagato per calunnia. (Sardegna Live)

Lo afferma in una nota l'avvocata Alessandra Maria Delrio, difensore delle parti civili Luigi Pinna e Fadda Daniela nel procedimento nei confronti di Zuncheddu, replicando alla notizia secondo cui il suo assistito è indagato per calunnia. (L'Unione Sarda.it)