LA GUERRA, UN VERO AFFARE. AUMENTANO LE SPESE MILITARI NEL MONDO DEL 7%

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ByoBlu ESTERI

Di fronte alle crisi internazionali, non sorprende che i leader nella spesa militare – Stati Uniti, Cina e Russia – abbiano ancora una volta aumentato significativamente le loro spese di settore. I l fatto che la spesa militare in Africa, Medio Oriente, Europa, Asia e Oceania, Nord e Sud America sia aumentata per la prima volta dal 2009 non è necessariamente sorprendente in un mondo in crisi. Tuttavia, anche l’Istituto di ricerca sulla pace nel mondo di Stoccolma (SIPRI) non si aspettava il maggiore aumento percentuale (105%) nel 2023, ad esempio, in un Paese come la Repubblica Democratica del Congo, dove il conflitto tra governo e gruppi armati è di lunga durata. (ByoBlu)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Continua a crescere la spesa militare globale che nel 2023 raggiunge i 2,4 trilioni di dollari. È quanto emerge dal rapporto dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri), secondo cui l’incremento delle spese del 6,8% tra il 2022 e il 2023 è il più marcato dal 2009, spingendo la spesa complessiva al livello più alto registrato dal Sipri nei suoi sessanta anni di storia. (Start Magazine)

La spesa per gli armamenti vede, infatti, una straordinaria escalation per il nono anno consecutivo, raggiungendo il picco inedito di 2.443 miliardi di dollari, con la Nato che spende il 55% dell’importo complessivo. (Vatican News - Italiano)

Il mondo aumenta le spese militari e il pericolo di guerra

Stanno aumentando in maniera vertiginosa le spese militari che hanno raggiunto cifre da record. L’aumento più forte in oltre un decennio nel 2023, con il massimo storico di 2,4 trilioni di dollari. Servizio di Paolo Fucili Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

Trainata dai conflitti che sempre più spesso coinvolgono direttamente o indirettamente le maggiori potenze militari, la spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2023 il record storico di 2.443 miliardi di dollari con una crescita del 6.8% in termini reali rispetto all’anno precedente. (il manifesto)