Eni chiude il III trimestre con una perdita di 503 mln, pesa effetto Covid su spostamenti

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Nel periodo luglio-settembre, il gruppo ha registrato un utile operativo adjusted di 0,54 miliardi, in miglioramento rispetto alla perdita del secondo trimestre 2020 (+1 miliardo), ma in calo del 75% nel confronto anno su anno, a causa degli effetti della pandemia.

Su base adjusted, il rosso è pari a 153 milioni e a 0,81 miliardi nei nove mesi.

Rimbalzo della performance di Eni nel terzo trimestre, in un contesto però di lenta ripresa dell’attività economica e di incertezze circa il contenimento della pandemia, che ricadono sulla propensione dei consumatori agli spostamenti. (Finanzaonline.com)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nei nove mesi l'utile operativo adjusted ammonta a 1,41 miliardi di euro (-79% rispetto al 2019). La perdita netta adjusted è stata di 153 milioni di euro nel terzo trimestre e di 808 milioni nei nove mesi. (AGI - Agenzia Italia)

Sui nove mesi, grazie alla riduzione degli investimenti e dei costi messa in atto nei primi mesi dell’anno, abbiamo generato un ca fronte di un livello di investimenti pari a 3,8 miliardi di euro. L'indebitamento finanziario netto è stato di 19,85 miliardi (14,53 miliardi ante lease liability - Ifrs 16) in aumento di 2,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2019. (Teleborsa)

Il confronto annuo (-75%) rimane penalizzato dallo scenario ancora recessivo a causa degli effetti della pandemia. Nei nove mesi l'utile operativo adjusted è pari a 1,41 miliardi in calo de 79% rispetto al 2019. (la Repubblica)

Nei nove mesi l’utile operativo adjusted si è attestato a 1,41 miliardi di euro, in diminuzione del 79% rispetto al 2019. ENI si muove in un contesto avverso. La trimestrale ENI è arrivata in un contesto globale molto avverso al settore energetico. (Money.it)

Dall’avvio dei nuovi impianti, avvenuto a marzo 2018 con il gelese Ignazio Arces, ormai ex amministratore delegato, e l’attuale presidente Francesco Franchi, la raffineria di contrada Piana del Signore ha superato le aspettative e confermata l’intuizione avuta nel 2014 e sancita con il protocolli di intesa di riconversione della storica fabbrica. (quotidianodigela.it)

Per il futuro molto dipenderà dai lockdown e dalla ripresa dei consumi: solo dopo si potranno fare previsioni. Ciò che sappiamo è che la produzione massima di Eni sarà al 2025, dopo di che inizierà una stabilizzazione con una decrescita della produzione del petrolio, dal 2030 molto più marcata, per poi diventare praticamente dei produttori solo di gas che utilizzeremo per accompagnare al decarbonizzazione". (Milano Finanza)