Haneke racconta una classe che non sa essere dirigente

Il suo “Happy End” era tra i favoriti ma un po' delude. Centra però il tema della crisi delle élite nell'era globale. Tanto tuonò che non piovve, o molto meno di quanto ci si aspettasse. Un'acquazzone invece del previsto temporale. Alla vigilia, Happy ... (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

A Cannes due maestri dividono la platea: Michael Haneke con "Happy End" fosca storia di una famiglia ricca, protagonisti Isabelle Huppert e Jean- Louis Trintignant, e Yorgos Lanthimos con "The Killing of a sacred deer", film simbolista e durissimo con ... (Il Messaggero)

Dopo averla vista ieri in «How to talk to girls at parties», e prima di tornare mercoledì con «L'inganno» di Sofia Coppola, eccola protagonista, oggi, di un thriller a tinte horror ... (TV Sorrisi e Canzoni)

E inquieta il thriller psicologico con Nicole Kidman. 3e789c86f5a816a6c7037630eed80dfa. (Io Donna)

Anzi più si assottigliano i nomi da Palma che restano, salvo benvenute sorprese, il Concorso è stimabile sempre più come il peggiore dell'ultimo decennio. Ce ne faremo una ragione ... (Il Gazzettino)

E dopo l'Amour, naturalmente, come non attendere il doveroso Happy End? Michael Haneke ce lo regala a modo suo, non rinunciando proprio a nulla di un ormai granitico repertorio metaforico e stilistico, anzi rilanciando: molte istanze forti del suo ... (Sentieri Selvaggi)

Sullo sfondo, la disgregazione della borghesia e l'indifferenza alle sofferenze altrui, rappresentate dalla classica famiglia perbene ma ipocrita, protagonista del film, del tutto cieca ... (Intelligonews)