Happy End: la recensione del film di Michael Haneke in concorso al Festival di Cannes 2017

Come in Niente da nascondere, c'è un qualcuno che riprende in segreto qualcun altro. È una ragazzina di tredici anni, che col suo iPhone gira video mostra la vita con la mamma depressa, il criceto a cui ha dato gli psicofarmaci, e quella che sarà l ... (ComingSoon.it)

Su altre fonti

Sullo sfondo, la disgregazione della borghesia e l'indifferenza alle sofferenze altrui, rappresentate dalla classica famiglia perbene ma ipocrita, protagonista del film, del tutto cieca ... (Intelligonews)

A Cannes due maestri dividono la platea: Michael Haneke con "Happy End" fosca storia di una famiglia ricca, protagonisti Isabelle Huppert e Jean- Louis Trintignant, e Yorgos Lanthimos con "The Killing of a sacred deer", film simbolista e durissimo con ... (Il Messaggero)

di m.l.g.. Un momento di “Happy End”. (Io Donna)

Alla vigilia, Happy ... Un'acquazzone invece del previsto temporale. (La Stampa)

E dopo l'Amour, naturalmente, come non attendere il doveroso Happy End? Michael Haneke ce lo regala a modo suo, non rinunciando proprio a nulla di un ormai granitico repertorio metaforico e stilistico, anzi rilanciando: molte istanze forti del suo ... (Sentieri Selvaggi)

Dopo averla vista ieri in «How to talk to girls at parties», e prima di tornare mercoledì con «L'inganno» di Sofia Coppola, eccola protagonista, oggi, di un thriller a tinte horror ... (TV Sorrisi e Canzoni)