Ancora manette e carcere per Ilaria Salis, la politicizzazione non ha aiutato

Nicola Porro INTERNO

Ancora in manette e in catene in aula, e ancora in carcere dovrà restare Ilaria Salis, la maestra italiana sotto processo in Ungheria per reati gravissimi. Respinta ieri la richiesta dei domiciliari in attesa del giudizio. “Le circostanze non sono cambiate”, esiste sempre il pericolo di fuga e una detenzione cautelare di 13 mesi “non è tanto lunga vista la gravità dei reati” di cui è accusata, ha spiegato il giudice ungherese (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Non condivido la scelta di condurre una detenuta in catene: continueremo a protestare", perché non accada più: il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha detto nello studio di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, parlando del caso Salis, l'insegnante italiana di 39 anni detenuta da oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra durante una manifestazione a Budapest. (Liberoquotidiano.it)

ROMA (ITALPRESS) – A Budapest il giudice ha respinto l’istanza di Ilaria Salis per ottenere gli arresti domiciliari. La donna, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver aggredito due militanti neonazisti, è arrivata stamani in Aula al Tribunale di Budapest per un’udienza, ancora in manette e catene, come era avvenuto a gennaio. (Quotidiano del Sud)

Per il padre di Ilaria, "è inutile stare a discutere in un paese dove le leggi del diritto sono totalmente calpestate". "A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. (Gazzetta di Parma)

Una foto, in una cornice, piazzata da David Parenzo proprio al centro del tavolo intorno al quale sono seduti gli ospiti di L'aria che tira, su La7. (Liberoquotidiano.it)

Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis. Senatrice, di nuovo le catene, di nuovo il guinzaglio. (Il Manifesto)

Il padre: "Trattata come un cane. Ennesima prova di foza con Orban". (Repubblica TV)