Ilaria Salis: un simbolo di resistenza

Ilaria Salis, docente milanese di 39 anni, è stata incarcerata per 13 mesi a partire dal febbraio 2023. È accusata di aver aggredito due esponenti di estrema destra in Ungheria. Nonostante le richieste dei suoi legali di passare ai domiciliari, il tribunale di Budapest ha respinto ogni tentativo.

La reazione del padre

Roberto Salis, padre di Ilaria, ha espresso la sua frustrazione per la situazione. Ha descritto l'atteggiamento del governo Orban come una prova di forza e ha sottolineato che sua figlia è considerata un grande pericolo in Ungheria.

Appelli internazionali per la liberazione

Numerose personalità internazionali si sono espresse a favore della liberazione di Ilaria Salis. Tra queste, la scrittrice ungherese Edith Bruck ha lanciato un appello durante il programma "Il Cavallo e la Torre" su Raitre. Ha supplicato l'autorità giudiziaria e il presidente Orban di liberare Ilaria Salis, che ha protestato contro un gruppo di neonazisti e neofascisti a Budapest.

Tensioni politiche

La detenzione di Ilaria Salis ha alimentato le tensioni tra diversi paesi. La ministra degli Esteri russa ha attaccato il presidente francese Macron, ricordando la caduta di Parigi e mettendo in guardia i "napoleoncini" che minacciano di inviare truppe in Oriente.

La situazione attuale

Nonostante gli appelli internazionali, Ilaria Salis resta in carcere. La sua situazione è diventata un simbolo di resistenza e di lotta per la libertà di espressione. Molti sperano che la pressione internazionale possa portare alla sua liberazione.

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