L'export cinese in Russia è calato, soprattutto per timore di sanzioni secondarie

L'export cinese in Russia è calato, soprattutto per timore di sanzioni secondarie
Scenari Economici ESTERI

La minaccia degli Stati Uniti di sanzioni secondarie contro i sostenitori della violazione delle sanzioni russe, in particolare la Cina, sta mostrando segni di compressione dell’economia russa. Questo porta a delle limitazioni nelle esportazioni cinesi in Russia, soprattutto per l’imposizione di nuove restrizioni nei pagamenti, Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha iniziato una visita di tre giorni in Cina il 24 aprile con un severo avvertimento per Pechino: gli Stati Uniti sono pronti ad agire duramente per impedire la continua fornitura di attrezzature alla Russia che aiutano lo sforzo bellico del Cremlino (Scenari Economici)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E questo particolare la dice lunga sull’importanza della visita del segretario di Stato Usa. Tradizionalmente, assai di rado, il leader cinese acconsente ad aver contatti con politici stranieri che non siano dei Capi di Stato. (L'Eco di Bergamo)

E gli Stati Uniti, se Pechino non cambierà rotta, sono pronti ad agire. "La Russia avrebbe problemi a sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il sostegno della Cina", dice Blinken in conferenza stampa, dopo i colloqui con il leader cinese Xi Jinping e il capo della diplomazia, Wang Yi. (Adnkronos)

Con la campagna elettorale lanciata ormai verso le presidenziali di novembre e col confronto con Pechino tra i pochi temi bipartisan in grado di unire il Congresso, era inevitabile che la visita in Cina del segretario di Stato Antony Blinken si limitasse a fotografare lo status quo dei rapporti, che sembravano in ripresa, dopo il vertice tra Joe Biden e Xi Jinping dello scorso novembre a San Francisco. (ilGiornale.it)

Blinken-Xi, cosa è successo nell'incontro? Pechino agli Usa: «Meglio partner che rivali». Ma sale la tensione sulle armi a Putin

Ucraina, Taiwan ed equilibrio mondiale globale sono al centro del vertice Cina-Usa in corso a Pechino. Il segretario di Stato Usa, Blinken ha ribadito che «senza l'aiuto della Cina per Mosca la situazione in Ucraina sarebbe molto complessa e oggi ci sarebbe la pace». (Panorama)

Se l’immagine pare esagerata, basta concentrarsi su un dato di fatto immediato: Washington dà ufficialmente armi all’Ucraina, Pechino dà clandestinamente armi alla Russia. Ogni tanto la guerra a Gaza oscura quella in Ucraina, e ogni tanto quella in Ucraina oscura lo scontro gigantesco che sottende: una guerra per procura tra le due grandi superpotenze del pianeta, gli Stati Uniti e la Cina. (Corriere della Sera)

La Cina è il principale fornitore di macchine utensili, microelettronica, nitrocellulosa fondamentali per produrre munizioni, propellenti per missili e altri prodotti a duplice uso che Mosca sta utilizzando per potenziare la sua base industriale della difesa». (ilmessaggero.it)