La Germania entra in recessione: maggiore contrazione PIL da crisi 2008

Teleborsa ECONOMIA

Un calo maggiore su base trimestrale è stato registrato solo nel 1° trimestre 2009 (-4,7%).Anche il datoconferma la prima lettura e mostra unain linea con gli analisti e contro il -0,1% rilevato in precedenza.

Lo conferma la lettura finale diffusa dall': il PIL del 1° trimestre evidenzia una contrazione del 2,2% su base trimestrale così come previsto nella stima preliminare e atteso dal consensus. (Teleborsa)

La notizia riportata su altri giornali

Considerando la già effettuata revisione al -0,1% per il Pil del quarto trimestre del 2019, si conferma dunque la recessione tecnica (due trimestri consecutivi in rosso) per Berlino. I volumi odierni sono deboli, complice la chiusura degli scambi americani così come a Londra e Singapore. (la Repubblica)

Il dato è in linea sia alla lettura preliminare sia al consenso degli economisti e conferma che Berlino è in recessione tecnica. Si tratta della seconda peggior contrazione del pil dalla riunificazione tedesca, dopo la discesa del 4,7% nel primo trimestre del 2009. (Milano Finanza)

Entrando nello specifico del report, l’OCSE ha puntato il dito contro l’Unione europea, la cui economia si è contratta del 3,3%. Gli ultimi dati sul PIL del blocco hanno dipinto un quadro funesto e hanno confermato la peggiore contrazione mai registrata dai tempi della crisi finanziaria. (Money.it)

Nel complesso dell’UE si registra una discesa del PIL del 3,3% (da +0,2%), mentre nell’Area Euro un calo del 3,8% (da +0,1%). Il PIL dell’area registra una diminuzione del’1,8% dopo il +0,2% evidenziato nei 4° trimestre del 2019. (QuiFinanza)

Confermata la recessione tecnica – due trimestri consecutivi di crescita negativa – sia per l’Italia che per la Francia. “Tra i paesi del G7, il Pil è sceso in modo significativo in Francia e Italia, dove le misure di lockdown sono state più severe e lanciate prima che in altri paesi”, si legge nel rapporto. (Finanzaonline.com)

Il Pil della Germania è dunque destinato a ridursi in modo molto più pronunciato nel secondo trimestre e gli esperti prevedono per questo periodo una contrazione del 10%. (La Stampa)