Pronto Soccorso. In Italia ogni anno 4 milioni di accessi impropri

L'Adige di Verona SALUTE

Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha comunicato i dati relativi agli accessi ai Pronto Soccorso. Nel 2023 sono stati 18,27 milioni, con un aumento del 6% rispetto al 2022. Di questi quasi 4 milioni, il 22%, sono accessi impropri. Metà di questi arriva per disturbi generici, il 10% per problemi agli occhi, il 7% per dolori addominali, il 4,5% per problemi ginecologici e otorinolaringoiatrici. (L'Adige di Verona)

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Secondo il grafico diffuso da Agenas siamo sotto i 5 ogni 100 abitanti, rispetto a Bolzano il cui numero è tre volte più alto. TRENTO. (l'Adige)

Pubblicità I dati stimati da FIALS per l’area metropolitana di Milano indicano un totale di circa 926.000 accessi ai pronto soccorso nel corso dell’ultimo anno. (AssoCareNews.it)

I Pronto soccorso, costantemente sovraffollati e in sofferenza, si confermano il grande anello debole del Servizio sanitario nazionale: nel 2023 hanno fatto registrare 18,27 milioni di accessi, ma di questi oltre 1 su 5 (22%) – pari a circa 4 milioni – si possono ritenere impropri ed evitabili risultando infatti codici bianchi o verdi alla visita effettuata. (Borderline24.com)

Migliorare gli accessi al pronto soccorso ed implementare il Dm77 per una migliore presa in carico dei pazienti: è quanto emerso da una tavola rotonda che si è tenuta a Roma nella sede dell'Agenas, alla quale ha partecipato il presidente nazionale del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Angelo Testa. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Avrebbero potuto fare a meno di bussare alla ’porta’ dell’ospedale – dal policlinico senese al presidio sanitario amiatino, da Nottola a Campostaggia – per il disturbo accusato. Sono tanti i pazienti che vengono catalogati come ’codici bianchi’ dopo la visita al pronto soccorso. (LA NAZIONE)

Non servivano, forse, i numeri a confermare le tante preoccupazioni che medici e infermieri nutrono da anni sul Servizio sanitario nazionale. Ma nelle scorse settimane, passando più o meno inosservati, ne sono arrivati molti, e tutti insieme. (Avvenire)