Emergenza nel servizio sanitario nazionale italiano

Il Servizio sanitario nazionale italiano sta affrontando una serie di sfide significative. Le preoccupazioni dei medici e degli infermieri, che si sono accumulate nel corso degli anni, sono state recentemente confermate da una serie di dati preoccupanti.

Scarsità di posti letto

La Corte dei conti ha rilasciato una relazione al Parlamento in cui denuncia la scarsità dei posti letto negli ospedali italiani. Con solo 3,1 posti letto ogni mille abitanti, l'Italia è ben al di sotto della media dei Paesi Ocse, che è di 4,3.

Accessi impropri al pronto soccorso

In Trentino, l'accesso al pronto soccorso è superiore alla media nazionale, con oltre 30 accessi ogni 100 abitanti. Tuttavia, gli accessi inappropriati sono un problema ancora più grande. Secondo un report di Agenas, il numero di accessi inappropriati è inferiore a 5 ogni 100 abitanti, un numero significativamente inferiore rispetto a Bolzano, dove il numero è tre volte più alto.

Carenza di personale sanitario

Dopo un calo negli anni della pandemia, gli accessi alle strutture di emergenza e urgenza sono in aumento da più di un anno. Questo aumento si verifica nonostante una riduzione del personale sanitario, con una carenza di quasi 5 mila medici e 10 mila infermieri. I professionisti in servizio sono costretti a turni massacranti in un'area in cui, oltre alle competenze, occorre anche lucidità poiché arrivano pazienti in condizioni anche a rischio di vita.

La situazione attuale pone una domanda urgente: chi ci assisterà se avremo bisogno di cure urgenti? Nel 2023, sono state oltre 18 milioni le richieste di assistenza al pronto soccorso e in più di un caso su cinque si poteva evitare. Questa è una questione che richiede un'attenzione immediata e soluzioni efficaci.

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