Fabrizio Minini, il cooperante bresciano a Rafah: «Qua non c'è già più niente, moriranno altre donne e bambini»

Corriere ESTERI

Poche settimane fa Fabrizio Minini, cooperante di Darfo Boario Terme (Brescia) di 46 anni, di cui una ventina passati a portare aiuti in Medio Oriente, in Africa, in Ucraina, ritirava il premio Mites Terram Possident assegnato dal comune di Malegno alle persone miti a cui dovrebbe appartenere la Terra. Il tempo di svuotare la valigia con cui era arrivato da Odessa e di riempirla con gli indumenti adatti al clima della striscia di Gaza, si era rimesso in viaggio e due settimane fa è arrivato a Rafah, dove ha sentito il bombardamento israeliano che avrebbe provocato almeno 27 vittime. (Corriere)

Su altri media

Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente generale Herzi Halevi, avrebbe approvato i piani finali per un'azione militare nel sud di Gaza, a Rafah, e nei campi... (Virgilio)

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato, durante un incontro con i rappresentanti delle famiglie degli ostaggi e delle famiglie, che "l'idea di porre fine alla guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi è inaccettabile. (Il Messaggero Veneto)

Israele spinge nelle mani di Hamas le sorti della popolazione della Striscia di Gaza ammassata a Rafah. (Il Fatto Quotidiano)

Diplomazie al lavoro per far accettare ad Hamas la proposta di Israele di cessate il fuoco a Gaza di 40 giorni in cambio della liberazione di 33 ostaggi e del contestuale rilascio di detenuti palestinesi. (Il Sole 24 ORE)

Gli insediamenti sono un ostacolo alla soluzione dei due stati”, ha dichiarato Guterres ai giornalisti presso le Nazioni Unite. Lo ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. (Agenzia askanews)

Israele prova a spingere nelle mani di Hamas le sorti della popolazione della Striscia di Gaza ammassata a Rafah, ma poi ci pensa il primo ministro, Benjamin Netanyahu, a irrompere nel dibattito e rischiare di sabotare una possibile intesa per una tregua. (Il Fatto Quotidiano)