Ilaria Salis, domiciliari negati: catene e manette in aula, la rabbia del padre: «Mi rivolgerò al Quirinale»

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Ilaria Salis oggi nuovamente in aula (incatenata e ammanettata) a Budapest. «Le circostanze non sono cambiate» e «tredici mesi di carcere non sono poi tanti»: si infrangono contro queste due frasi pronunciate dal giudice Jozsef Sòs le speranze di Ilaria Salis di uscire dal carcere dove è reclusa dal febbraio del 2023 per attendere l'esito del suo processo ai domiciliari in Ungheria. Arriva senza troppe esitazioni e nessun attimo di riflessione la decisione della giustizia ungherese che non fa nessuno sconto all'attivista italiana, accusata di due aggressioni nei confronti di militanti di estrema destra e di far parte di un'associazione criminale. (ilmessaggero.it)

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Questo ha deciso il giudice di Budapest nell'udienza che si è tenuta questa mattina, sostenendo il persistente rischio di fuga per l'insegnante 39enne. Ilaria Salis non ha ottenuto gli arresti domiciliari. (ilGiornale.it)

“Ilaria Salis – afferma la segretaria del Pd Elly Schlein – resterà in carcere a Budapest. ROMA (ITALPRESS) – A Budapest il giudice ha respinto l’istanza di Ilaria Salis per ottenere gli arresti domiciliari. (Quotidiano del Sud)

A notarla per primo è Christian Raimo, il movimentista di sinistra che si presenta come il difensore unico dell'antifascismo. Uno che, per inciso, pochi minuti dopo avrebbe detto: "Io insegno a scuola e penso che sia giusto picchiare i nazifascisti", a proposito del caso di Ilaria Salis che proprio per l'accusa di aver partecipato al pestaggio di un esponente di estrema destra in strada a Budapest è in carcere in Ungheria da 13 mesi. (Liberoquotidiano.it)

"Non condivido la scelta di condurre una detenuta in catene: continueremo a protestare", perché non accada più: il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo ha detto nello studio di Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, parlando del caso Salis, l'insegnante italiana di 39 anni detenuta da oltre un anno in Ungheria con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di alcuni attivisti di destra durante una manifestazione a Budapest (Liberoquotidiano.it)

Significa che in 13 mesi il governo italiano non ha fatto nulla di concreto per sottrarla a condizioni inumane e degradanti. Ilaria Cucchi (Alleanza verdi-sinistra) è appena tornata da Budapest, dove ha potuto constatare di persona il trattamento che l’Ungheria di Orbán continua a riservare a Ilaria Salis (Il Manifesto)

Al processo c'erano sette parlamentari, nessuno della maggioranza". "A questo punto dovrò fare una chiamata al Quirinale per cercare di avere una mano dal presidente della Repubblica" Lo ha detto Roberto Salis, intervistato a Piazza pulita su La7. (Gazzetta di Parma)