Tutte le foto che hanno vinto il World Press Photo 2024

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Sono quattro i principali premi del World Press Photo 2024. Ma quali sono le foto che hanno vinto la 66esima edizione del concorso di fotogiornalismo, tra i più prestigiosi al mondo? World Press Photo 2024: i vincitori I premi principali del WPP sono quattro: World Press Photo of the Year per la migliore foto singola: vinto da Mohammed Salem con “A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece” World Press Photo Story of the Year per la migliore storia: vinto da Lee-Ann Olwage con “Valim-babena” World Press Photo Long-Term Project Award per il miglior progetto a lungo termine: vinto da Alejandro Cegarra con “The Two Walls” World Press Photo Open Format Award per il miglior progetto Open Format: vinto da Julia Kochetova con “War Is Personal”. (TheMammoth'sReflex)

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Mohammed Jadallah Salem è un fotografo palestinese della Reuters di 39 anni e ha scattato la foto che, tra 61.032 foto inviate da 3.851 fotografi di 130 Paesi, ha vinto il prestigioso World Press Photo Award per la foto dell'anno. (Inside Over)

Una donna con una lunga veste blu e il capo velato, rannicchiata a terra, stringe a sé il corpicino senza vita di una bambina, chiuso dentro un lenzuolo bianco, come vuole la tradizione islamica per i defunti. (Famiglia Cristiana)

La fotografia vincitrice del World Press Photo 2024 ritrae Inas Abu Maamar – una donna palestinese di 36 anni – che tiene in braccio il cadavere della nipote di cinque anni, Saly, uccisa insieme alla madre e alla sorella durante un attacco missilistico israeliano che ha colpito la loro casa a Khan Younis (Gaza) nel corso del conflitto israelo-palestinese inaspritosi a partire dal 7 ottobre 2023. (FOTO Cult)

E' bellissima. E’ una di quelle immagini destinate a divenire iconiche. A restare a lungo nella memoria collettiva. L'hanno già ribattezzata la Pietà di Gaza. E' la foto di una donna palestinese, accovacciata per terra, mentre stringe a sé il corpo della nipotina morta, avvolta in un sudario bianco, vincitrice del prestigioso premio di fotografia dell'anno a cura del World Press Photo (cultura.tiscali.it)

Eppure c’è qualcosa che, nel vederla, affiora mio malgrado e ne riduce l’impatto: l’ho già vista una, due, dieci, enne volte. E di queste – va sottolineato – diverse proprio nelle passate edizioni di questo “Oscar” del fotogiornalismo (Il Fatto Quotidiano)

Una figura di donna ripiegata su se stessa mentre abbraccia il corpo di una bimba avvolto in un telo bianco. Un grumo di dolore di cui non si distinguono né volti né lacrime, ma di cui è possibile percepire tutta l'umanità spezzata dalla guerra. (Elle)