Le accuse a Trump: “Pagò la pornostar per manipolare il voto”

la Repubblica ESTERI

NEW YORK — Alle sette di mattina la fila non è poi così impressionante, davanti al tribunale di Manhattan dove stanno per iniziare le arringhe nel primo processo penale contro un ex presidente degli Stati Uniti. Forse perché il pubblico si è così abituato ai colpi di scena di Donald Trump, da non essere più interessato alle sue tresche con pornostar e conigliette di Playboy. Il problema però, com… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Al via a New York il primo processo penale nella storia a carico di un ex presidente Usa (LAPRESSE)

David Pecker, ex amico del tycoon ed editore del tabloid National Enquirer, ha ammesso che in un incontro alla Trump Tower nell'agosto 2015 il futuro presidente degli Usa e il suo avvocato Michael Cohen gli chiesero cosa potesse fare «per aiutare la campagna» presidenziale di The Donald. (ilGiornale.it)

«È un giorno molto, molto triste in America», ha detto The Donald ai giornalisti prima di entrare in aula per le dichiarazioni iniziali di accusa e difesa, definendosi ancora una volta vittima di una «caccia alle streghe», un'operazione politica orchestrata dalla Casa Bianca per tenerlo lontano dalla campagna elettorale. (ilGiornale.it)

Il processo politico a Trump, una risata sulle strategie di Biden che fa venire i brividi, le tante inquietudini dell'America. Rassegna ragionata dal web (Tempi.it)

I pubblici ministeri di New York incassano una prima vittoria nel processo a Donald Trump per il caso pornostar, dove nel frattempo il tycoon rischia anche una sanzione per oltraggio alla corte. (Il Fatto Quotidiano)

A New York la Corte che dovrebbe giudicare Donald Trump per l’accusa di avere pagato in nero Stormy Daniels (perché non rivelasse la loro relazione extra-coniugale) stenta moltissimo a trovare dei giurati che siano imparziali e non prevenuti riguardo a questo giudizio. (Italia Oggi)