Garisenda di Bologna, per salvarla si useranno i tralicci della torre di Pisa: «Il restauro anche dopo il 2025»

Corriere INTERNO

La torre Garisenda come la torre di Pisa. Il progetto per la messa in sicurezza della torre malata di Bologna è finalmente pronto: saranno impiegati gli stessi tralicci, opportunamente modificati, utilizzati in precedenza per la torre di Pisa. Un «riciclo» in grande stile che consentirà di tagliare su tempi e costi. Sono stati il sindaco Matteo Lepore e l’ingegnera Raffaela Bruni, a guida del gruppo di lavoro cui è stato dato il mandato di «curare» la Garisenda, a presentare oggi, mercoledì 27 marzo, il maxi progetto che, entro il 2024, vedrà il posizionamento dei tralicci pisani. (Corriere)

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Due ’torrette’ in mezzo alle Due Torri per antonomasia. La decisione conservativa, sia dal punto di vista dell’obiettivo ingegneristico, sia del riciclo di macchinari già utilizzati in precedenza, è stata comunicata ieri dal sindaco Matteo Lepore (QUOTIDIANO NAZIONALE)

"Abbiamo definito le modalita' di intervento per la Torre Garisenda" che verra' messa in sicurezza grazie "ai tralicci utilizzati per la Torre di Pisa". Una volta installati i tralicci d'acciaio gia' utilizzati a Pisa, la Garisenda "uscira' dalla fase gialla" e sara' "messa in sicurezza, entrando nella fase verde", ha aggiunto Lepore. (Tiscali Notizie)

“Monitorare costantemente le attività di un settore sensibile, come quello dell’assistenza ai ragazzi disabili, ci induce a migliorare il servizio e a proporre soluzioni concrete ai problemi”. (Frosinone News)

Bologna, la Garisenda in sicurezza con i tralicci della Torre di Pisa: il rendering del progetto (La Stampa)

Questi consentiranno di accorciare i tempi e i costi dell’intervento. Per la messa in sicurezza della Torre Garisenda, a Bologna, saranno impiegati i tralicci utilizzati in precedenza per la torre di Pisa (Repubblica TV)

“Scelgo Fiuggi ha dovuto chiedere ed argomentare diffusamente l’applicazione del tasso di interesse legale corretto sulle definizioni agevolate, che spettava al contribuente sin dall’inizio, ed ancora lottiamo per ottenere che vengano emessi atti di accertamento corretti e legittimi, che i contribuenti siano messi nelle condizioni di perfezionare la definizione agevolata conoscendo per tempo non solo i carichi definibili, ma anche il numero e la scadenza delle rate, o infine per ottenere una giusta proroga quando manca una comunicazione tempestiva relativa ai piani di dilazione”. (Frosinone News)