La disuguaglianza della morte: lo Stato interviene al Nord, a Napoli no

Vesuviolive.it INTERNO

Spesso la parola “estate” si traduce in “sballo”. Ne sanno qualcosa i familiari della giovane vittima deceduta per aver consumato una dose di ecstasy nella famosa discoteca della riviera romagnola, il Cocoricò. La morte di Lamberto Lucaccioni ha provocato la chiusura immediata del locale, per una durata di 4... (Vesuviolive.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il sindacato dei locali da ballo (Silb) ha dichiarato guerra al provvedimento del questore di Rimini, Maurizio Improta, nei confronti del Cocoricò: chiusura annunciata dopo la vicenda ... (Corriere della Sera)

Ma è davvero giusto chiudere il Cocoricò? E davvero sarebbe come chiudere un negozio che vende coltelli perché uno dei loro prodotti è stato utilizzato per assassinare una persona? Ognuno ha il suo giudizio in proposito, ma il titolare della discoteca non ci sta ed è pronto a fare ricorso al […] The post... (aciclico magazine)

Sul provvedimento che interromperà le attività del Cocoricò per 120 giorni dopo la morte del 16enne che aveva assunto ecstasy, si esprimono i soci dell'azienda: “E' di fatto una chiusura a tempo indeterminato del locale – afferma in una conferenza ... (In Terris)

Q. Fabrizio De Meis commenta la decisione del questore di Rimini in conferenza stampa a Roma e annuncia che farà ricorso al Tar. (Il Fatto Quotidiano)

Evasione fiscale di oltre 10 milioni di euro attraverso le gestioni del Cocoricò di Riccione, la discoteca chiusa dal questore di Rimini in base al Tulps. (Il Messaggero)

Se fosse così, sarei ... Roma, 3 ago. (LaPresse)