Pronto soccorso, Nursind: “Valorizzare gli infermieri per ridurre gli accessi impropri”

Nurse Times SALUTE

“I numeri sugli accessi impropri in pronto soccorso, oltre a dirci che la strada del potenziamento dell’assistenza territoriale imboccata col Pnrr è quella giusta, sono anche un’ulteriore conferma di quanto noi sosteniamo da tempo, e cioè che valorizzare le professioni sanitarie non mediche, in particolare quella dell’infermiere, può dare risposta al bisogno di cure dei cittadini”. Lo ha detto Andrea Bottega, segretario nazionale del sindacato Nursind, commentando il report Agenas sugli accessi ai pronto soccorso. (Nurse Times)

Su altri giornali

I Pronto soccorso, costantemente sovraffollati e in sofferenza, si confermano il grande anello debole del Servizio sanitario nazionale: nel 2023 hanno fatto registrare 18,27 milioni di accessi, ma di questi oltre 1 su 5 (22%) – pari a circa 4 milioni – si possono ritenere impropri ed evitabili risultando infatti codici bianchi o verdi alla visita effettuata. (Borderline24.com)

I dati stimati da FIALS per l’area metropolitana di Milano indicano un totale di circa 926.000 accessi ai pronto soccorso nel corso dell’ultimo anno. La Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità (FIALS) Area Metropolitana di Milano, sulla base dei recenti dati forniti da Agenas (l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), evidenzia un urgente bisogno di riforma nei pronto soccorso milanesi. (AssoCareNews.it)

Sono tanti i pazienti che vengono catalogati come ’codici bianchi’ dopo la visita al pronto soccorso. Avrebbero potuto fare a meno di bussare alla ’porta’ dell’ospedale – dal policlinico senese al presidio sanitario amiatino, da Nottola a Campostaggia – per il disturbo accusato. (LA NAZIONE)

Migliorare gli accessi al pronto soccorso ed implementare il Dm77 per una migliore presa in carico dei pazienti: è quanto emerso da una tavola rotonda che si è tenuta a Roma nella sede dell'Agenas, alla quale ha partecipato il presidente nazionale del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Angelo Testa. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Non servivano, forse, i numeri a confermare le tante preoccupazioni che medici e infermieri nutrono da anni sul Servizio sanitario nazionale. Ma nelle scorse settimane, passando più o meno inosservati, ne sono arrivati molti, e tutti insieme. (Avvenire)

In Trentino l'accesso al Pronto soccorso è superiore alla media nazionale (oltre 30 accessi ogni 100 abitanti mentre la media è di poco inferiore a 30), ma se guardiamo gli accessi inappropriati c'è chi fa peggio di noi. (l'Adige)