Montecitorio dice sì al Def di Giorgetti con 197 sì

Montecitorio dice sì al Def di Giorgetti con 197 sì
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Italia Oggi INTERNO

L'aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti. Con il via libera a quella della maggioranza sono precluse tutte le altre risoluzioni presentate. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, era in aula alla Camera da questa mattina per la discussione del Def, per presenziare poi al voto. La discussione sul Documento di economia e finanza si è svolta anche al Senato, dove Giorgetti è atteso subito dopo la votazione a Montecitorio, assicurando così la presenza al momento del voto in entrambe le Camere. (Italia Oggi)

Su altre testate

Tutti i deputati italiani (tranne 4) o si sono astenuti o hanno votato contro. Si sono astenute Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. (ilGiornale.it)

E così hanno fatto tutti i partner europei".Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def. "Abbiamo regole non definite" ha aggiunto "e forse è opportuno e consigliabile l'attesa che in qualche caso è meglio dell'incertezza". (LA STAMPA Finanza)

A un mese e mezzo dalle elezioni europee, l’europarlamento ha approvato con 367 voti a favore (161 contrari e 69 astenuti) il nuovo Patto di stabilità e di crescita, cioè la riforma concordata con grandi difficoltà tra Consiglio e eurodeputati il 10 febbraio scorso, sulla base della proposta della Commissione di un anno fa e che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 (ma di cui dovranno già tener conto quest’anno gli stati nella preparazione dei budget per il prossimo anno). (il manifesto)

Patto di stabilità, la strategia dietro l’astensione italiana all’Europarlamento: «Modifiche con la nuova Commissione»

Ieri la parola è tornata d’attualità per l’approvazione del Parlamento Ue del “nuovo Patto di stabilità e crescita” su cui si è cercato un compromesso tra austerità e investimenti. Patto non è certo una parola nuova. (Avvenire)

Dopo due anni di accesi negoziati tra i Paesi membri e tra Parlamento e Consiglio europeo, martedì 23 aprile è stata definitivamente approvata la riforma del Patto di Stabilità, sospeso nel 2020 per fare fronte all’emergenza pandemica e permettere agli Stati di intervenire maggiormente a sostegno dell’economia. (L'INDIPENDENTE)

A disconoscere le regole fiscali che prenderanno il posto di quelle sospese prima della pandemia, c'è infatti un fronte compatto costituito dall'intero arco parlamentare: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Partito democratico, Movimento 5 stelle e centristi. (ilmessaggero.it)