Consumi: persi 126 mld di euro in Italia nel 2020, ci sarà la ripresa?

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Qual è il bilancio nero dei consumi in Italia e cosa aspettarsi?

Consumi in Italia: crollo nel 2020, i dati. Confcommercio ha presentato un conto amaro per le imprese italiane, soprattutto quelle esposte alle vendite al dettaglio e alla fornitura di servizi.

Pur in tante incognite, legate soprattutto alla mobilità degli stranieri in Italia, Confcommercio ha stimato un +3,8% nei consumi interni nel 2021

Italia: consumi sotto la lente con il bilancio stilato da Confcommercio. (Money.it)

Ne parlano anche altri media

Friuli Venezia Giulia, Veneto e Valle d'Aosta hanno segnato le maggiori perdite di consumi, con punte del 15%. Ed è quello che resta di un anno di pandemia: 126 miliardi di euro bruciati dal crollo verticale dei consumi che nel 2020 ha toccato l'11,7%. (ilGiornale.it)

economia. di Redazione Online/Ninfa Colasanto. Complessivamente i consumi sono scesi dell'11,7%, mandando in fumo oltre 126 miliardi di euro. Si va dunque verso una ripresa, ma, si fa presente, l'ampio gap presente in epoca pre-Covid. (TGLA7)

Nel corso della riunione di giunta, snocciolati una serie di dati e numeri che lasciano ben sperare ad una ripresa economica del Paese nel 2021. Presentato ieri da Confcommercio Imprese per l'Italia, nel corso della riunione di giunta, il rapporto annuale dell'Ufficio studi Confcommercio con l'analisi regionale, sull'andamento dei consumi 2021 e la rilevazione congiunturale di giugno di Pil e consumi. (latinaoggi.eu)

"Le sorti del Paese sono legate in modo chiarissimo a come saremo capaci di implementare il Pnrr", ha affermato. Ansa. Anche Giorgetti è stato netto. (Sky Tg24 )

Si va dunque verso una ripresa, ma, si fa presente, l'ampio gap presente in epoca pre-Covid. Il rapporto della Confcommercio indica il 2020 come l'anno peggiore dal secondo dopoguerra. (TG La7)

"Dobbiamo lavorare, insieme con le istituzioni, per far tornare la Valdichiana tra le mete favorite dei flussi turistici italiani e internazionali". Le nostre città non sono mete per le masse, sono vivibili, slow, in grande equilibrio con il paesaggio naturale (LA NAZIONE)