Crollano i consumi nel 2020, persi 120mld. Stima crescita nel 2021 del +3,8%

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Nel documento sui consumi 2019-2021 si sottolinea che il crollo della domanda ha comportato, mediamente, 'una perdita di oltre 2.000 euro a testa' rispetto al 2019, riportando i consumi 'ai livelli del 1995'.

Il rapporto della Confcommercio indica il 2020 come l'anno peggiore dal secondo dopoguerra.

Nel 2021 la stima di crescita dei consumi è del +3,8%, con l'incognita della ripartenza del turismo internazionale

economia. (TG La7)

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Ancora più faticoso, prevede Confcommercio, sarà per il Mezzogiorno, «area nella quale la domanda per consumi è stimata crescere del 3,2%» Ed è quello che resta di un anno di pandemia: 126 miliardi di euro bruciati dal crollo verticale dei consumi che nel 2020 ha toccato l'11,7%. (ilGiornale.it)

A lavorare in sinergia con tutte le parti coinvolte nella ripresa economia del Paese Nel corso della riunione di giunta, snocciolati una serie di dati e numeri che lasciano ben sperare ad una ripresa economica del Paese nel 2021. (latinaoggi.eu)

"Le sorti del Paese sono legate in modo chiarissimo a come saremo capaci di implementare il Pnrr", ha affermato. "Ho sempre detto che non basta stanziare tante risorse, la cosa più importante è spendere bene queste risorse", ha sottolineato il titolare del Mise, avvertendo però che "la macchina burocratica del Paese non è in grado di tradurre in modo così rapido gli stanziamenti in opere" per cui "è decisiva l'azione del governo" (Sky Tg24 )

economia. di Redazione Online/Ninfa Colasanto. Complessivamente i consumi sono scesi dell'11,7%, mandando in fumo oltre 126 miliardi di euro. Il rapporto della Confcommercio indica il 2020 come l'anno peggiore dal secondo dopoguerra. (TGLA7)

Il rapporto della Confcommercio indica il 2020 come l'anno peggiore dal secondo dopoguerra. Si va dunque verso una ripresa, ma, si fa presente, l'ampio gap presente in epoca pre-Covid. (TG La7)

Proprio al. "Dobbiamo lavorare, insieme con le istituzioni, per far tornare la Valdichiana tra le mete favorite dei flussi turistici italiani e internazionali". Le nostre città non sono mete per le masse, sono vivibili, slow, in grande equilibrio con il paesaggio naturale (LA NAZIONE)