Se torna il terzo attore

Corriere della Sera ESTERI

La storia non si ripete ma spesso fa rima con sé stessa, diceva Mark Twain. E, finora, la rima con gli anni Trenta del secolo scorso ci era apparsa a tratti inquietante per come risuonava pedissequa: la brama imperiale di un dittatore, l’invasione di uno Stato confinante con un pretesto etnico, la balbettante risposta delle democrazie occidentali indebolite dall’assolutismo pacifista, quella singolare cecità che induce a non riconoscere un nemico nemmeno quando questi viene a bussare alla porta. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

A suggerirlo sarebbero documenti dell’intelligence russa ottenuti da un’organizzazione investigativa con sede nel Regno Unito. Secondo il Dossier Center di Londra, infatti, nei documenti ci sarebbe stata la prova che i tagiki radicalizzati dall’Isis-K – il ramo centroasiatico del gruppo terroristico – avrebbero potuto essere coinvolti in un attacco. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Se Mosca continua ad additare Kiev e l’Occidente come complici degli “estremisti islamici”, il canale bielorusso Nexta e diversi siti ucraini sostengono di aver identificato agenti dell’Fsb nei filmati degli spettatori del concerto dei Picnic in fuga… (la Repubblica)

Una cellula di militanti dell'Isis è stata scoperta ed intercettata nella città di Kaspiysk in Daghestan: tre persone sono state arrestate con l'accusa di pianificare attentati in Russia. L'operazione è una delle azioni antiterrorismo introdotte il 31 marzo 2024 a Makhachkala e Kaspiysk dove le forze speciali dell'FSB (ex KGB) sono sulle tracce di militanti dell'Isis. (Il Giornale d'Italia)

Intervistato da Gente, il crooner di Cellino San Marco che nell'ex Impero sovietico gode ancora dello status di rockstar amatissima ottenuto durante la Guerra Fredda ma che dopo l'invasione dell'Ucraina ha deciso di "congelare" ogni rapporto con Vladimir Putin riflette con amarezza sulla situazione in Russia, dal terrorismo islamico alle responsabilità del Cremlino. (Liberoquotidiano.it)

Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti ribadendo che "l'unico responsabile dell'attacco a Mosca è l'Isis" e che gli Stati Uniti avevano condiviso con la Russia le informazioni su un possibile attacco. (Il Messaggero Veneto)

Le accuse di Putin all’Occidente, a Stati Uniti e Gran Bretagna, come menti occulte dietro l’attentato di Mosca del 22 Marzo alla Crocus City Hall e che ha causato 139 morti, sono reali o fanno parte di un enorme mascheramento della realtà? Servono solo a far propaganda e a dare nuovo slancio agli attacchi e all’invasione dell’Ucraina? Come hanno potuto 4 terroristi introdursi in un teatro pubblico della capitale russa e agire indisturbati? Queste e tante altre domande vengono poste a Dritto e Rovescio, programma di approfondimento politico di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. (Liberoquotidiano.it)