Starbucks esce dalla Russia. Ha 130 store nel paese

ilmessaggero.it ESTERI

Lunedì 23 Maggio 2022, 16:30. . . . (Teleborsa) - Starbucks, iconica catena di caffè statunitense, ha deciso di lasciare la Russia dopo 15 anni di attività nel paese.

La società aveva annunciato a inizio marzo di aver sospeso le attività in Russia, mentre oggi ha comunicato che il suo marchio non sarà più attivo nel paese guidato da Vladimir Putin.

Secondo un memo ai dipendenti, Starbucks ha deciso di chiudere i suoi 130 negozi, ma continuerà a pagare i suoi quasi 2.000 dipendenti russi per sei mesi, aiutandoli a passare a nuovi lavori. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

La decisione segue l’annuncio di altre multinazionali come McDonald’s (che operava nel paese da 32 anni), Exxon Mobil e British American Tobacco, che si sono già ritirate dal Paese. Le aziende occidentali si ritirano un pezzo alla volta (anche se molte altre società, italiane incluse, rimangono in Russia: qui l’articolo completo). (Corriere della Sera)

Si stima che l’addio alla Russia sia costato circa 55 milioni di dollari, con una gestione dei ristoranti che era ormai diventata insostenibile L’accordo con Govor. Manca ancora la firma nero su bianco, ma quello tra Govor e McDonald’s è un patto ormai fatto. (QuiFinanza)

Oggi, in una nota inviata ai dipendenti, Starbucks ha annunciato la chiusura di tutte le sue attività commerciali in Russia. Fatti principali. Tutte i 130 punti di Starbucks in Russia chiuderanno definitivamente. (Forbes Italia)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 2' di lettura. Era stato annunciato dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ma ora è ufficiale: McDonald’s lascia la Russia con la vendita delle sue attività a un acquirente locale in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. (Il Sole 24 ORE)

Le sue attività russe passano direttamente a Mosca: il gruppo automobilistico ha deciso per la cessione del 100% delle azioni in Renault Russia al governo. Lo ha comunicato la catena di ristoranti fast food statunitense, che operava nel paese da 32 anni. (Corriere della Sera)

Il gigante del caffè americano segue le orme di Exxon Mobil e British American Tobacco, tra gli altri, ma anche Renault, che hanno deciso di ritirarsi dal mercato russo dopo l'invasione di Putin in Ucraina. (ilGiornale.it)