Attentato Mosca, Russia: “Kiev ha finanziato i terroristi”. Is: “Colpire ovunque nel mondo”

Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria ESTERI

(Adnkronos) – Lo Stato Islamico loda l’attacco terroristico contro il Crocus a Mosca. In un messaggio audio, postato sull’account Telegram dell’Is, il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, esorta i sostenitori a prendere di mira “i crociati ovunque nel mondo”. Nel messaggio il portavoce invita i soldati del Califfato a puntare a degli obiettivi negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Oltre all’attacco a Mosca della scorsa settimana, tesse le lodi di quello compiuto a Kerman, in Iran, il 3 gennaio, nell’anniversario della morte del comandante Qassem Soleimani, davanti alla tomba del generale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Su altri giornali

La Russia continua a sostenere la tesi del coinvolgimento ucraino nell’attentato rivendicato dallo Stato islamico alla Crocus City Hall di Mosca, dove sono morte 140 persone in una sparatoria. (Il Fatto Quotidiano)

L'auto non fermata, l'eccesso di velocità È un'anomalia riportata dal sito indipendente Istories. (ilmessaggero.it)

Per sostenere la propria tesi, il Comitato investigativo russo ha affermato che dai risultati iniziali dell’inchiesta sono emerse “prove” del collegamento tra gli autori dell’attacco e “i nazionalisti ucraini“. (Il Fatto Quotidiano)

È stato questo il primo tentativo dei russi, subito dopo la cattura dei quattro presunti autori della strage del Crocus City Hall, di addossare le responsabilità all’Ucraina. Un colpo di mano sulla narrativa dell’attacco terroristico condotto con immediatezza dal Fsb, i servizi segreti esterni di Mosca, in un chiaro tentativo di trascinare Kiev (e i suoi alleati) nel magma del terrore in virtù della guerra che dura da oltre 25 mesi. (La Stampa)

– La carneficina della Crocus Concert hall serve, purtroppo, anche a fare comprendere, per l’ennesima volta, come funzioni la macchina della disinformazione russa. Con una nuova drammatica evoluzione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La fandonia del coinvolgimento dell’Ucraina nella strage islamista del Crocus City Hall appartiene a questa categoria, oltre a essere funzionale a un piano - dietro al quale s’indovina l’anima nera del regime Nikolai Patrushev teso a mettere Volodymyr Zelensky e la sua cerchia in un mirino non più solo metaforico. (ilGiornale.it)