Borsa: Asia chiude contrastata, Shanghai +2,31%, Tokyo -0,48%

La Sicilia ECONOMIA

L'attenuazione delle proteste per le restrizioni anti-Covid in Cina dopo gli interventi della polizia hanno spinto al rialzo i principali listini dell'Asia e del Pacifico ad eccezione di Tokyo (-0,48%). Il listino giapponese è stato frenato dal calo del dollaro a 138,45 yen, che penalizza le esportazioni, e dalle vendite al dettaglio di ottobre (+4,3%), salite meno del previsto. Shanghai ha guadagnato il 2,31%, Taiwan l'1,05%, Seul l'1,04% e Sidney lo 0,33%. (La Sicilia)

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Gli investitori sono poi spinti dai mercati positivi in Cina, vista la possibilità di un allentamento delle restrizioni Covid. Dopo la seduta di ieri in calo Piazza Affari torna in territorio leggermente positivo, così come la maggior parte delle Borse europee. (Adnkronos)

Apertura di settimana decisamente negativa per le Borse europee. Negli Stati Uniti, infatti, Wti e Brent crollano, sul timore di una domanda di greggio sempre più bassa. (Adnkronos)

Parigi cede lo 0,2%, Francoforte lo 0,3% e Milano lo 0,4% mentre Londra avanza dello 0,4%. Avvio di seduta debole per le Borse europee mentre gli investitori guardano con favore all'attenuarsi delle proteste in Cina e sperano in un ammorbidimento contro la politica 'zero Covid' da parte di Pechino. (La Sicilia)

Sul fronte Bce, la presidente Lagarde ha detto che l'inflazione non ha ancora raggiunto il suo picco e ha ribadito l'impegno della banca centrale per l'obiettivo di medio termine al 2%. Gli investitori continuano a valutare intanto i commenti dei banchieri centrali, per capire se effettivamente la Federal Reserve rallenterà il passo dei rialzi dei tassi o meno. (Il Sole 24 ORE)

Borsa: l'inflazione tedesca frena ma l'Europa resta al palo, Milano chiude a +0,1% (Il Sole 24 ORE)

Borsa: future in rialzo sulla scia delle Borse cinesi (Il Sole 24 ORE)