L'Europa approva la riforma del Patto. L'Italia non vota e pensa di cambiarla

L'Europa approva la riforma del Patto. L'Italia non vota e pensa di cambiarla
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ilGiornale.it INTERNO

Ieri il Parlamento europeo ha approvato la riforma del Patto di Stabilità con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni. Tutti i deputati italiani (tranne 4) o si sono astenuti o hanno votato contro. Si sono astenute Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La maggioranza di governo, pur avendo attivamente lavorato al compromesso in sede comunitaria, ha preferito non dare il proprio via libera anche per i risvolti potenzialmente penalizzanti che il nuovo Patto potrebbe riservare alla nostra politica economica. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

Se da un lato, alcuni obiettivi della politica fiscale sono stati ammorbiditi rispetto alle regole del precedente Patto in vigore fino al 2020, dall’altro il controllo della Commissione europea sui bilanci nazionali e sui programmi di riduzione del debito sarà ancora più stringente, soprattutto per quei Paesi – come l’Italia – che presentano un elevato debito pubblico. (L'INDIPENDENTE)

L'aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti. La discussione sul Documento di economia e finanza si è svolta anche al Senato, dove Giorgetti è atteso subito dopo la votazione a Montecitorio, assicurando così la presenza al momento del voto in entrambe le Camere. (Italia Oggi)

Ma si tratta di una soddisfazione piena di “non detti”. Durante la riunione della Commissione Ue, solo un breve riferimento è stato rivolto al via libera alla riforma delle regole economiche dell’Unione. (la Repubblica)

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E così hanno fatto tutti i partner europei".Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def. "Abbiamo regole non definite" ha aggiunto "e forse è opportuno e consigliabile l'attesa che in qualche caso è meglio dell'incertezza". (LA STAMPA Finanza)

Più apocalittici che integrati, ma in ogni caso acquattati in attesa delle Europee. L'astensione italiana all'euro-voto sul nuovo Patto di Stabilità è il riassunto romanzato della politica nostrana tra Bruxelles e Strasburgo. (ilmessaggero.it)