25 aprile, Mattarella: 'Uniti in antifascismo, senza memoria non c'è futuro'

25 aprile, Mattarella: 'Uniti in antifascismo, senza memoria non c'è futuro'
Tiscali Notizie INTERNO

"Senza memoria, non c’è futuro". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25 aprile, celebrando l'anniversario della Liberazione a Civitella in Val di Chiana, in Toscana, dove nel 1944 i nazisti trucidarono 244 persone. "Aggiungo - utilizzando parole pronunciate da Aldo Moro nel 1975 - che 'intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare, senza compromettere d’altra parte la varietà e la ricchezza della comunità nazionale, il pluralismo sociale e politico, la libera e mutevole articolazione delle maggioranze e delle minoranze nel gioco democratico'", ha affermato il capo dello Stato. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il 25 aprile è naturalmente l'occasione in cui l'evocazione del nemico si fa più violenta, tra messaggi polemici, disordini e slogan di piazza. Avveniva in passato, figuriamoci con un governo con Fratelli d'Italia come forza trainante. (ilGiornale.it)

Alcune di queste storie sono presenti su questo sito, tra queste la vicenda delle suore di Suore Maestre di Santa Dorotea di Vicenza e quella di don Pietro Pappagallo, trucidato alle Fosse Ardeatine. (Famiglia Cristiana)

Ma questa volta, il 25 aprile 2024, Giorgia Meloni fa un micro passo in più in avanti rispetto alla sua storia personale e a quella dei suoi padri politici. ROMA. (La Stampa)

25 aprile, il percorso di Meloni: parole sempre più nette. "La fine del regime aprì alla democrazia"

Chiarisce che essere antifascisti è molto più che un’opzione, è un dovere, e per farlo cita Aldo Moro: “Senza memoria non c’è futuro, e intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare”. (Il Fatto Quotidiano)

Il suo messaggio è stato netto e chiaro ed è stato affidato anche ai social: "Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. (Liberoquotidiano.it)

"Ho un rapporto sereno con il fascismo", ha detto una volta Giorgia Meloni, nel 2006, a 29 anni, al Magazine del Corriere della Sera: "Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale". – Agli eredi della tradizione post-fascista è sempre chiesto un chiarimento supplementare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)