Mattarella: «Unità popolare intorno all'antifascismo» – Chiesa di Milano

Mattarella: «Unità popolare intorno all'antifascismo» – Chiesa di Milano
Diocesi di MIlano INTERNO

«Il 25 aprile è, per l’Italia, una ricorrenza fondante: la festa della pace, della libertà ritrovata e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche», ha scandito il Capo dello Stato a Civitella in Val di Chiana, dove ottant’anni fa fu perpetrata una «terribile e disumana strage nazifascista». Pace, libertà, democrazia. Da Civitella in Val di Chiana, dove ottant’anni fa fu perpetrata una «terribile e disumana strage nazifascista», il Presidente della Repubblica ha lanciato il suo messaggio per la festa della Liberazione. (Diocesi di MIlano)

Su altri media

Il suo messaggio è stato netto e chiaro ed è stato affidato anche ai social: "Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. (Liberoquotidiano.it)

– Agli eredi della tradizione post-fascista è sempre chiesto un chiarimento supplementare. "Ho un rapporto sereno con il fascismo", ha detto una volta Giorgia Meloni, nel 2006, a 29 anni, al Magazine del Corriere della Sera: "Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'eterno falò della contrapposizione tra fascismo e antifascismo continua a bruciare potente. Avveniva in passato, figuriamoci con un governo con Fratelli d'Italia come forza trainante. (ilGiornale.it)

Meloni, un 25 aprile pensando al voto: “Quel giorno le basi della democrazia”

La storia è piena di religiosi, sacerdoti, suore, “resistenti”, che hanno unito al credo religioso l’impegno civile e aiutato anche materialmente chi si trovava perseguitato dalla dittatura in epoca fascista. (Famiglia Cristiana)

Invece la prima donna a Palazzo Chigi la … Chiarisce che essere antifascisti è molto più che un’opzione, è un dovere, e per farlo cita Aldo Moro: “Senza memoria non c’è futuro, e intorno all’antifascismo è possibile e doverosa l’unità popolare”. (Il Fatto Quotidiano)

ROMA. Ma questa volta, il 25 aprile 2024, Giorgia Meloni fa un micro passo in più in avanti rispetto alla sua storia personale e a quella dei suoi padri politici. (La Stampa)