Nuovo ponte Genova, Crimi: "Mai ai Benetton"

Adnkronos INTERNO

Non possiamo permetterlo.

Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane.

(Fotogramma). "Il Ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton.

Su questo il M5S non arretra di un millimetro".

Lo scrive in un tweet il capo politico M5S, Vito Crimi.

(Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

si difende: "Aspi ha realizzato un profondo e radicale cambiamento del suo management e di tutti i suoi processi aziendali. Gia durante la conferenza stampa con il premier spagnolo Sanchez aveva chiarito: "Il caso va risolto entro la settimana". (la Repubblica)

Cosa cambia la decisione della Consulta. Questa è certamente un’arma in più in mano all’esecutivo al tavolo della trattativa con Autostrade. Ecco perché ora l’asso chiave da poter giocare per evitare la revoca potrebbe essere un passo indietro sostanziale della holding e dunque dei Benetton (Il Sole 24 ORE)

Ebbene, nel settembre dello stesso anno venne varato il decreto Genova, con cui si nominava un commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto, escludendo Aspi. Poi assicura che intende risolvere la questione concessione ad Autostrade il prima possibile. (Il Primato Nazionale)

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha scelto Twitter per attaccare il M5S dopo l’annuncio del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, della decisione del governo di affidare la gestione del nuovo ponte di Genova ad Autostrade. (Virgilio Notizie)

Ovviamente Aspi, la controllante Atlantia e gli azionisti di riferimento del gruppo, la famiglia Benetton, speravano che la bilancia potesse pendere a loro favore. Il governo, che a sua volta si era opposto al ricorso facendo leva sulla gravità del disastro del Polcevra, confidava invece in una sentenza a suo favore. (La Stampa)

“Il ministero – ha poi aggiunto – annuncia di voler affidare ad Autostrade la gestione del nuovo Ponte di Genova e i Cinquestelle, dopo due anni di capricci, dicono ancora di no. Eppure il governo ha già premiato Atlantia, e quindi i Benetton, prorogando di due anni tutte le concessioni aeroportuali, tra cui quella degli aeroporti di Roma. (Il Fatto Quotidiano)