ArcelorMittal e l’investimento da 6 miliardi in un’acciaieria indiana: l’addio all’Ilva di Taranto è sempre più vicino

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Essar Steel: a gestirla potrebbe essere il Ceo di ArcelorMittal Europe. Essar Steel controlla una acciaieria che produce circa 10 milioni di tonnellate di acciaio a Hazira, Gujarat.

Mentre ArcelorMittal con una mano si prepara a lasciare l’Ilva di Taranto – anche se non è ancora scontato che la magistratura italiana “lasci” ArcelorMittal visto le denunce nei suoi confronti per la recessione del contratto – con l’altra mano prepara nuovi inserimenti e investimenti nell’acciaio indiano. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Secondo le imprese, Arcelor Mittal deve saldare 50 milioni di fatture ai propri fornitori, dei quali circa 10-12 sono relativi a fatture già scadute per prestazioni effettuate mentre il resto è in scadenza. (CORRIERE DEL GIORNO)

Con ogni probabilità, il motivo della fuga di ArcelorMittal dall’ex ILVA di Taranto è da ricercarsi in un’operazione che il gruppo franco-indiano sta conducendo in India. Parlando poi della capacità produttiva, Essar Steel ne ha per 10 milioni di tonnellate mentre l’ex ILVA, solo 4 milioni. (lavoce.online)

La maggior parte dei gruppi arrivano dalla Cina, mentre ArcelorMittal ha sede a Lussemburgo, nonostante i proprietari siano provenienti dall’India. (Notizie Oggi 24)

Il colosso franco-indiano, Arcelor Mittal, è pronto ad investire 5,8 miliardi di euro in India tramite l’acquisizione dell’acciaieria Essar Steel. Intanto Arcelor Mittal fa sapere al governo italiano che, entro il 4 dicembre, tutti i rami d’impresa saranno restituiti al mittente. (BorsaMagazine.it)

ArcelorMittal lascia l’Italia e investe 6,15 miliardi in India. Condividi. ArcelorMittal compra il gruppo siderurgico indiano Essar Steel in una joint venture con Nippon Steel. Una operazione di acquisto che ArcelorMittal sta conducendo con la società nipponica Nippon Steel, in una joint venture che aggiunge un ulteriore tassello alla strategia Mittal. (Imola Oggi)

ArcelorMittal abbandona l’Italia, ma anche l’Europa dal momento che altri impianti, come in Polonia, ridurranno la loro capacità produttiva proprio in queste settimane. ArcelorMittal aveva chiesto al governo italiano 5.500 esuberi che avrebbero ridotto a 5.200 il numero di operai di Taranto (Agenpress)