Stellantis scivola in Borsa, in Assemblea al voto la remunerazione di Tavares
Stellantis in forte calo a Piazza Affari. Il titolo della casa automobilistica è scivolato in fondo al listino arrivando a perdere quasi tre punti (24,27 euro per azione), a un’ora dall’avvio degli scambi, in scia a un comparto auto in rosso in tutta Europa. Il ribasso del titolo avviene nel giorno in cui si riunisce ad Amsterdam l’ assemblea generale annuale per l’approvazione del bilancio, in cui gli azionisti sono chiamati a esprimersi anche - con un voto non vincolante ma che dovrà essere tenuto in considerazione - sulla remunerazione di Carlos Tavares , amministratore delegato del colosso industriale. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Un voto non vincolante ma osservato da molto vicino: gli azionisti di Stellantis, riuniti oggi in assemblea generale ad Amsterdam, esprimeranno il loro parere sul compenso del direttore generale, Carlos Tavares (Il Messaggero - Motori)
Gli azionisti di Stellantis hanno approvato con il 70,2% dei voti lo stipendio del management, tra cui quello del ceo Carlos Tavares. Si tratta di incentivi legati al raggiungimento degli obiettivi del gruppo e alla trasformazione di Stellantis in un'azienda di mobilità tecnologica sostenibile. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
”Mentre possiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo raggiunto dalla fondazione di Stellantis solo tre anni fa, c’è sempre qualcosa in più da fare. (Forbes Italia)
Elkann ha condiviso la visione di un futuro in cui Stellantis continuerà a primeggiare nel settore della mobilità. (Finanzaonline)
L’amministratore delegato di Stellantis risponde alle critiche ricevute per il suo compenso, che nel 2023 potrebbe raggiungere i 36,5 milioni di euro. L’amministratore delegato ha poi aggiunto che il 90 per cento del suo compenso dipende dai risultati. (Liberoquotidiano.it)
Gli azionisti di Stellantis hanno approvato con il 70,2% dei voti lo stipendio del management, tra cui quelli del CEO Carlos Tavares e del presidente John Elkann. I voti contrari sono stati quindi pari a quasi il 30%. (Calcio e Finanza)
