I migranti per Haneke, a Cannes con Happy End: l'ipocrisia di famiglie borghesi

Michael Haneke presenta a Cannes “Happy End”, il suo ultimo film. Sullo sfondo, la disgregazione della borghesia e l'indifferenza alle sofferenze altrui, rappresentate dalla classica famiglia perbene ma ipocrita, protagonista del film, del tutto cieca ... (Intelligonews)

Ne parlano anche altre fonti

E dopo l'Amour, naturalmente, come non attendere il doveroso Happy End? Michael Haneke ce lo regala a modo suo, non rinunciando proprio a nulla di un ormai granitico repertorio metaforico e stilistico, anzi rilanciando: molte istanze forti del suo ... (Sentieri Selvaggi)

Centra però il tema della crisi delle élite nell'era globale. Un'acquazzone invece del previsto temporale. (La Stampa)

A Cannes due maestri dividono la platea: Michael Haneke con "Happy End" fosca storia di una famiglia ricca, protagonisti Isabelle Huppert e Jean- Louis Trintignant, e Yorgos Lanthimos con "The Killing of a sacred deer", film simbolista e durissimo con ... (Il Messaggero)

Nicole Kidman si sta ormai imponendo come la reginetta del festival. (TV Sorrisi e Canzoni)

Siamo a metà strada e la sensazione dei primi giorni non è migliorata. Anzi più si assottigliano i nomi da Palma che restano, salvo benvenute sorprese, il Concorso è stimabile sempre più come il peggiore dell'ultimo decennio. (Il Gazzettino)

0. di m.l.g.. (Io Donna)