Ndicka, il peggio è alle spalle: ora nuovi controlli, in campo tra un mese

Sport Mediaset SALUTE

ROMA Nessun problema cardiologico, tantomeno neurologico: la carriera del difensore non è a rischio Evan Ndicka ha lasciato nella giornata di lunedì l'ospedale di Udine dove era ricoverato da domenica dopo il malore in Udinese-Roma. I tanti esami a cui è stato sottoposto il difensore ivoriano hanno per fortuna escluso problemi cardiologici e neurologici: "trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro" recita il bollettino diramato dalla Roma. (Sport Mediaset)

Se ne è parlato anche su altri media

L’annuncio è atteso per venerdì, quando verrà diramato anche il calendario di anticipi e posticipi delle prossime giornate di campionato. La Roma in verità vorrebbe posticipare il seguito della partita perché in quella settimana sarà impegnata già il lunedì precedente contro il Bologna e perché l’altro recupero, Atalanta-Fiorentina, slitterà più avanti a causa degli impegni delle due squadre tra Coppa Italia e, auspicabilmente, Europa League. (CalcioNapoli24)

Ndicka ha riportato un trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Il professor Pino Capua, presidente commissione antidoping della Figc e componente della commissione medica federale che si occupa della tutela della salute del calcio italiano, spiega l'infortunio e l'iter di riabilitazione di Evan Ndicka. (ilmessaggero.it)

Secondo quanto svelato da Sky Sport, sarebbero due le ipotesi di date per completare la partita. Udinese-Roma, spuntano le possibili dati del recupero (CalcioNapoli1926.it)

Enzo Ebosse, giocatore dell'Udinese, ha parlato di Evan Ndicka dopo il grande spavento di domenica. queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb: "Lo conosco bene, anche se ora ci sentiamo meno. (ForzaRoma.info)

In base a questo, si potrà cercare di calendarizzare il recupero del match del ‘Friuli’. Passata la paura e avute rassicurazioni sulle condizioni di N’Dicka, è tempo di pensare al recupero dei 18 minuti ancora da giocare per Udinese-Roma (Udinese Blog)

È stato un gioco di squadra. L’unica preoccupazione è stata la salute di Ndicka. (Il Messaggero Veneto)