La "Grande Paura" per l’economia italiana. Il virus, oltre ai malati, uccide l’economia

Tiscali.it ECONOMIA

Bisogna creare una forte spinta semplificatrice e una grande accelerazione nella spesa gli investimenti” dice Conte e pare di sentire Renzi.

E’ lo stesso premier ad annunciare che “non ci fermeremo qui perché è alla crescita del Paese che bisogna, anche, lavorare”.

Il guaio è che il primo decreto annunciato dal governo per le ‘zone rosse’ è troppo modesto e non basta né basterà.

Doveva arrivare, con la ‘Grande Paura’ del coronavirus, anche la ‘Grande Paura’ per la recessione neanche più incombente, ma ormai già in atto, ed eccola che è arrivata. (Tiscali.it)

Su altri media

I calcoli degli economisti di REF Ricerche partono da valutazioni sui singoli settori, divisi in quattro gruppi a seconda della forchetta di variazione del valore aggiunto che ci si può attendere. REF Ricerche la rivede in modo decisamente più consistente. (FIRSTonline)

Il 4 marzo il premier Giuseppe Conte incontrerà a Palazzo Chigi le associazioni delle imprese e i sindacati per fare il punto sugli effetti del Coronavirus sull’economia italiana. Una contrazione del 10% del Pil in queste regioni equivarrebbe a un calo del 3% di quello dell’intero Paese. (QuiFinanza)

Il coronavirus potrebbe avere effetti negativi sull'economia italiana stimati in un calo del Pil del Paese compreso tra l'1% e il 3% nel primo e secondo trimestre 2020. Una contrazione del 10% del prodotto interno lordo in queste regioni vale un calo del 3% di quello dell'intero Paese. (Sky Tg24)

Una contrazione del Pil veneto e lombardo stimata intorno al -10% corrisponderebbe a un calo del -3% su scala nazionale. Il secondo gruppo è di gran lunga il più importante – vale il 54,6% dell’intera economia – e non patisce sostanziali variazioni di attività a causa dell’epidemia. (Open)

Aritmeticamente, spiega Ref Ricerche, una contrazione del 10% in queste regioni vale un calo del 3% del prodotto dell’intero Paese. L’emergenza coronavirus potrà diminuire il pil italiano di una cifra compresa tra 9 e 27 miliardi. (Il Fatto Quotidiano)

Lombardia e Veneto, le regioni più interessate, spiega il Ref, contano per il 31% del pil italiano. Così i sindaci dei comuni più estesi e popolosi della zona rossa, Francesco Passerini di Codogno e Elia Delmiglio di Casalpusterlengo, ambedue leghisti. (L'HuffPost)