Venezia: Fatih Akin, per l'arte vale anche la pena di morire

Venezia, 31 ago. - (Adnkronos/Cinematografo.it) "Sì, per l'arte vale anche la pena di morire". Ne è sicuro Fatih Akin, oggi in Concorso a Venezia con 'The Cut', film che parte dal genocidio armeno per raccontare poi una storia "di ricerca, di cammino, che non ... (Tiscali)

Ne parlano anche altre fonti

Turchia, 1915. (Everyeye.it)

Negli anni immediatamente precedenti alla prima guerra mondiale, nell'Impero Ottomano si andava affermando il diktat dei Giovani Turchi, un movimento desideroso di trasformare un impero inefficiente in una monarchia costituzionale. (Vertigo24)

All'interno del villaggio, tutti i ragazzi maschi che hanno ... (Casa e Mutui)

I mercenari 3 - The Expendables con Sylvester Stallone e con Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Randy Couture, Terry Crews e Arnold Schwarzenegger e in aggiunta le new entry Wesley Snipes, Antonio Banderas, Mel Gibson, Harrison Ford, Kellan Lutz, Ronda Rousey, Victor Ortiz e Glen Powell. (Play4movie)

La stessa definizione di un evento storico può diventare motivo di complessi intrecci politici, rivendicazioni e conflitti. Nel grande libro della Storia molte sono le pagine che animano ancora oggi accesi dibattiti. (Close-Up)

“The Cut”, questo è il titolo della pellicola presentata alla Mostra di Venezia, racconta l'odissea personale di Nazareth. Il regista di origine turca Fatih Akin ha ricevuto delle minacce di morte per aver realizzato il suo film sul genocidio armeno. (Spondasud News)