L'Italia antifascista scende in piazza: tensioni a Roma e Milano

L'Italia antifascista scende in piazza: tensioni a Roma e Milano
Giornale di Sicilia INTERNO

Un garofano rosso tenuto in mano da Antonio Scurati mentre dal palco della manifestazione nazionale di Milano scandisce che il 25 aprile non è semplicemente «la festa della liberazione, ma la festa della liberazione dal nazifascismo», un’enorme bandiera palestinese lasciata sul basamento della statua di Vittorio Emanuele II a fine manifestazione, il messaggio di Ilaria Salis letto dal palco di Roma dal padre Roberto, perché lei è incarcerata «dai nazisti» a Budapest, che chiede all’Italia di rimanere «dalla parte giusta della storia»: sono le immagini che danno la chiave di lettura di una giornata di manifestazioni andate in scena in tutta Italia per onorare la «Repubblica antifascista», non senza contrasti, soprattutto fra filo palestinesi e comunità e brigata ebraica. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri giornali

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto, all'Altare della Patria, durante la commemorazione del 25 Aprile. (Sky Tg24 )

I due si sono salutati in occasione della manifestazione organizzata per la festa della Liberazione (LAPRESSE)

Tra loro, una donna denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale. Gli altri nove, giovani nordafricani, sono stati denunciati per istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. (MilanoToday.it)

A Milano splende il sole. Un corteo e tante voci

Lo ha detto il presidente di Anpi Gianfranco Pagliarulo, a margine del corteo per il 25 aprile a Milano dove hanno partecipato migliaia di persone. Pioveva, oggi c’è il sole e questo porta bene”. (Il Fatto Quotidiano)

Il Partito democratico e a Milano, e in tutte le tantissime piazze che nel nostro Paese hanno onorato “la memoria di chi a dato la vita per liberare il Paese dal giogo della dittatura, portandone avanti l’insegnamento ogni giorno con determinazione”. (Partito Democratico)

Milanesi, certo, ma anche gruppi arrivati da altre città, «proviamo a andare avanti», dice un giovanissimo siciliano uscito dalla metropolitana al gruppetto con cui è arrivato. Andare avanti non è facile, il corteo che sfila su corso Venezia è fittissimo, riempie la strada da una parte all’altra e chi arriva fa fatica a infilarsi nel flusso lungo e largo. (il manifesto)