I medici inglesi stavolta cedono: neonato verso il "Bambino Gesù"

I medici inglesi stavolta cedono: neonato verso il Bambino Gesù
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Avvenire INTERNO

L'ambulanza sale sul C-130 dell'Aeronautica italiana Poteva diventare una vicenda come quelle di Charlie Gard, Alfie Evans e Indi Gregory, morti per il distacco dei supporti vitali su richiesta dei medici e per ordine della magistratura. Invece stavolta è finita bene grazie all’ormai consueta disponibilità dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma e alla mobilitazione efficace di una rete diplomatica che ha prevenuto l’insabbiarsi della vicenda nelle aule giudiziarie. (Avvenire)

La notizia riportata su altre testate

Il piccolo, che ha anche un fratellino più grande, è nato con una grave cardiopatia congenita. Appena nato scoprono che il suo cuore rischia di smettere di battere per una grave malformazione cardiaca. (Corriere Roma)

Neonato affetto da una grave malformazione cardiaca viene trasferito dalla Gran Bretagna all'Italia grazie all'interessamento del Governo italiano. Il padre esprime la sua riconoscenza nei confronti delle istituzioni italiane. (Oggi Treviso)

Un neonato con cittadinanza italiana, venuto al mondo pochi giorni fa in Gran Bretagna e affetto da una grave malformazione cardiaca è stato trasferito d'urgenza a Roma, al Bambino Gesù.... (Virgilio)

Neonato con malformazione al cuore dalla Gran Bretagna al Bambino Gesù. Il papà: grazie alla premier Meloni

Lo ha comunicato la presidenza del Consiglio, spiegando che l'ospedale «si è reso disponibile a prestare le cure necessarie, secondo la volontà della famiglia». Il piccolo è atterrato con un volo C130 dell'Aeronautica Militare a Ciampino alle 18.30 di martedì 23 aprile. (ilgazzettino.it)

A cura di Alessia Rabbai Video suggerito (Fanpage.it)

Delicato trasferimento di un neonato con passaporto italiano, nato pochi giorni fa nel Regno Unito e "affetto da una gravissima malformazione cardiaca", all'ospedale Bambino Gesù di Roma con volo C130 dell'Aeronautica Militare, atterrato a Ciampino alle 18.30 di martedì 23 aprile. (La Tribuna di Treviso)